Pensioni reversibilità, guida: come funzionano e chi può riceverle

Le pensioni reversibilità sono prestazioni economiche che spettano ai superstiti di un pensionato deceduto. Nel caso del decesso di un lavoratore si parla più propriamente di pensioni indirette.

Trattamento di reversibilità: a chi spetta

Le pensioni reversibilità spettano ai coniugi superstiti. I soggetti in questione hanno diritto all’assegno anche in caso di separazione. In questo caso, però, è necessario che il Giudice abbia riconosciuto il diritto all’assegno di mantenimento.

L’assegno può essere erogato anche ai figli del pensionato deceduto. Tra i beneficiari sono annoverati anche quelli adottivi, affiliati e legalmente riconosciuti.

Nell’elenco dei beneficiari del trattamento di reversibilità è possibile ricordare anche i nipoti. Essenziale per l’assegno è il fatto di risultare finanziariamente a carico del pensionato al momento del decesso.

Come si richiede la pensione di reversibilità

La domanda per pensioni reversibilità può essere inviata in diversi modi. I superstiti del pensionato deceduto possono procedere prima di tutto via web.

In questo caso il punto di riferimento principale sono i servizi del sito Inps ex Inpdap. Per utilizzarli è sufficiente entrare nella propria area personale tramite PIN e codice fiscale.

La seconda alternativa da considerare è il Contact Center. Chiamando il numero 803164, numero gratuito, è possibile interagire con gli operatori abilitati a recepire istanze di questo tipo. L’ultima soluzione è quella del contatto con i CAF attivi a livello locale.

Da ricordare è che in sede di presentazione della domanda è possibile richiedere anche i ratei di pensione non ancora riscossi dal parente venuto a mancare.

A quanto ammonta la pensione di reversibilità

Le pensioni reversibilità sono contraddistinte da un ammontare diverso a seconda del beneficiario. Il coniuge da solo, per esempio, riceve il 60% del trattamento pensionistico. Il figlio superstite ne riceve il 70%. Il coniuge con un solo figlio ha diritto a ricevere l’80% della pensione.

La totalità del trattamento spetta al coniuge con due o più figli. Gli altri familiari superstiti ricevono invece il 15%.

Pensione di reversibilità e altri redditi: cosa succede

Le pensioni reversibilità, come previsto dalla legge, subiscono una riduzione se i beneficiari percepiscono altri redditi. Un altro caso particolare da considerare è quello del titolare di un assegno sociale che diventa beneficiario di un trattamento di reversibilità. In tali frangenti è automatica la perdita della prima agevolazione.

Cosa dire invece sulle cause di cessazione? Che, nel caso del coniuge superstite, intervengono quando contrae nuovo matrimonio. Per i figli invece il diritto alla reversibilità cessa al compimento del 18° anno di età. Se sono studenti, la cessazione interviene al compimento dei 21 anni o in caso d’interruzione del percorso di studi.

Perdono il diritto alla reversibilità anche i figli inabili per i quali viene meno il suddetto stato e i fratelli e le sorelle che si sposano o iniziano a ricevere un altro trattamento pensionistico.

 

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