Riforma pensioni del 2017: le ultime novità
Continuano i dibattiti sulla riforma pensioni 2017 che riguardano sia gli interventi che sono stati rimandati al futuro per garantire una maggiore flessibilità in uscita ma soprattutto le modifiche tampone trovate per la categoria di lavoratori esodati.
Le modifiche apportate alla nuova legge di Stabilità 2017 che porterà a grandi cambiamenti per tutti i lavoratori che andranno in pensione, aumenta l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia e gli anni di contribuzione necessari per la pensione anticipata di 4 mesi.
Dalle modifiche sulla riforma delle pensioni che hanno previsto l’introduzione di soluzioni tampone per una parte della categoria di esodati, oltre le modifiche introdotte in fase sperimentale dell’Opzione donna.
Resta ancora in stand-by ogni decisione relativa ai lavoratori precoci, per garantire una pensione anticipata ancora più flessibile, possibili soluzione che risultano rinviate ai prossimi anni.
Riforma pensioni oggi
Il Ministro del Lavoro ha spiegato durante un dibattito politico in televisione che al momento non si sarebbero potute effettuare ulteriori modifiche alla nuova Legge di Stabilità, in quanto qualsiasi tipologia di intervento utile a migliorare il sistema pensionistico italiano è stato apportato alla nuova Legge.
Sono state introdotte nella nuova Legge di Stabilità 2016 la possibilità del part time del 50% per gli ultimi tre anni di lavoro prima del pensionamento, così come l’innalzamento della No- Tax area per i pensionati.
Riforma pensioni 2017: l'opzione Donna
Sicuramente uno degli interventi più importanti apportato alla nuova legge di Stabilità è proprio l’introduzione sul regime sperimentale dell’Opzione Donna, che grazie al monitoraggio delle risorse impiegate potrebbe essere prorogato anche oltre il 2015.
Questo regime sperimentale consentirà alle lavoratrici di andare in pensione a 57/58 anni ma solo se si sono maturati almeno 35 anni di contributi. Sarà possibile usufruire di questo regime sperimentale accettando il ricalcolo della pensione interamente tramite metodo contributivo. Sistema che era stato già introdotto nello scorso 2004 dal Governo Berlusconi.
Nonostante la pensione calcolata tramite metodo contributivo permetta di ottenere cifre realmente basse, diminuzione prevista del 25% Opzione donna è stata accolta da molte lavoratrici con grande gradimento tanto che numerose risultano le richieste di accesso.
Legge di stabilità 2017: Riforma Pensioni
La Legge di Stabilità 2016 ha riaperto l’opportunità di accedere a Opzione Donna ma solo per le lavoratrici che hanno compiuto almeno 57 anni e 3 mesi, o 58 anni e 3 mesi nel caso di lavoratrici autonome.
Le lavoratrici che sono nate nell’ultimo trimestre del 1958/1957 potranno andare in pensione solo se avanzeranno delle risorse rispetto a quella stanziate con la manovra, discriminazione relativa alla data di nascita che non è stata molto apprezzata da molte aderenti.