La pensione reversibilità è una prestazione economica che spetta ai familiari di un lavoratore o del titolare di una pensione in caso di suo decesso. Quali sono i riferimenti legislativi? Cosa accade nell’eventualità di mancanza di coniugi o ex coniugi?
Assegno reversibilità: ecco chi ne ha diritto
Hanno diritto alla pensione reversibilità:
- Il coniuge superstite, anche se separato. In caso di separazione con addebito, il coniuge superstite ha diritto alla pensione di reversibilità unicamente se gli sono stati riconosciuti gli alimenti.
- L’ex coniuge beneficiario di un assegno divorzile.
- I figli - legittimi, legittimati, naturali, riconosciuti - che alla data di morte del genitore risultano minorenni, studenti, in stato di disabilità o a carico della famiglia.
- I nipoti minorenni - la cui posizione è equiparabile a quella dei figli - a totale carico del nonno o della nonna.
Assegno di reversibilità: cosa succede in mancanza di coniugi o ex coniugi?
A chi viene versata la pensione reversibilità nei casi in cui il lavoratore deceduto risulta privo di vincoli matrimoniali passati o in corso al momento della morte? In queste situazioni la pensione di reversibilità viene erogata a:
- I genitori di età non inferiore ai 65 anni non titolari di un trattamento pensionistico e a carico del lavoratore o del pensionato deceduto al momento della sua morte.
- I fratelli e le sorelle inabili del lavoratore o del pensionato deceduto, risultanti finanziariamente a suo carico al momento del decesso. Per aver diritto alla pensione di reversibilità non devono essere titolari di altri trattamenti pensionistici.