Tagli pensioni dal 2016, nuovi coefficienti calcolo assegno

Per il 2016 sono previsti diversi tagli pensioni, in occasione dell’introduzione ufficiale dei nuovi coefficienti che trasformeranno in rendita il capitale accantonato attraverso il versamento di contributi nel corso degli anni lavorativi.

Ultimissime notizie pensioni: ecco come cambieranno i coefficienti

I coefficienti che entreranno in vigore l’anno prossimo faranno registrare dei tagli pensioni legati a diversi fattori, in primo luogo all’età di accesso al trattamento previdenziale (i coefficienti risultano più bassi per chi abbandona il lavoro prima e più alti per chi cessa l’attività lavorativa in tarda età).

Le variazioni partiranno da una decurtazione pari a circa l’1,35% dell’assegno, fino ad arrivare a tagli del 2,50%.

Si tratta di un calo che risulta comunque meno consistente rispetto a quello generale che ha coinvolto le pensioni dalla riforma Dini - risalente ormai al 1995 - e che ha visto una diminuzione di circa il 12%. La soluzione in questo caso, come vedremo tra poco, sarà quella di lavorare più a lungo.

Ultime novità pensioni Governo Renzi: ecco che cosa succederà dal 1° gennaio 2016

A partire dal 1° gennaio 2016 i tagli pensioni si concretizzeranno grazie all’entrata in vigore dei nuovi coefficienti legati al calcolo del trattamento previdenziale con metodo contributivo.

Questa impostazione dal 2012 riguarda tutti i lavoratori, anche chi poteva far valere un’anzianità contributiva superiore ai 18 anni al 31 dicembre 1995 (in questi casi è comunque possibile beneficiare del calcolo retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011).

Governo Renzi novità pensioni: ecco perché cambiano i coefficienti

Perché cambieranno i coefficienti, comportando automaticamente dei tagli pensioni? La revisione avviene come semplice effetto dell’allungamento della vita media. Per capire qualcosa di più in merito basta fare un semplice esempio.

Se si considera la ricezione di un trattamento pensionistico mensile per più tempo, a parità di età di uscita dal lavoro sarà più basso l’importo finale, legato ovviamente ai contributi che sono stati versati dal lavoratore nel corso degli anni. La prossima revisione dei coefficienti per il calcolo pensione avrà luogo nel 2019.

Pensioni oggi Governo Renzi: ecco come cambieranno i trattamenti previdenziali

Le modifiche dei coefficienti porteranno dei tagli pensioni immediati, e la naturale necessità di dover proseguire più a lungo l’attività lavorativa per incassare un assegno sufficiente a condurre una vita dignitosa.

Qualche esempio preciso? La stessa pensione che con i coefficienti risalenti alla Riforma Dini nel 1995 si poteva ottenere a 65 anni, oggi può essere incassata a fronte di quattro anni di lavoro in più.

Altri riferimenti? La pensione che si poteva incassare a 60 anni con i coefficienti del 1996 oggi può essere ottenuta solo lavorando fino a 65 anni.

A parità di età anagrafica, l’assegno pensionistico mensile risulterà dall’anno prossimo inferiore di circa il 2%.

 

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