Previdenza complementare riscatto: quali le soluzioni?

Previdenza complementare riscatto anticipato: le conseguenze

Per quanto riguarda la previdenza complementare è possibile, a determinate condizioni, procedere con il riscatto anticipato della propria posizione. Certo, non è un percorso facile o indolore.

Esistono due tipologie di riscatto, e a ognuna di essere si associa un particolare profilo.

  • Previdenza complementare riscatto 50%: chi è disoccupato da almeno un anno e da non più di quattro anno (12-48 mesi) oppure chi è in cassa integrazione o in mobilità.
  • Previdenza complementare riscatto 100%: chi è disoccupato da più di quattro anno oppure chi è invalido permanente.

Il riscatto totale è anche previsto in caso di morte dell’intestatario. In questo caso, l’intera somma è versata agli eredi.

Previdenza complementare riscatto tassazione: a quanto ammonta lo sforzo richiesto

In caso di riscatto totale per decesso, la tassazione si attesta al 15% con uno sconto di 0,30 punti per ogni anno dopo 15° anno di versamento. Per tutte le altre forme di riscatto totale, l’aliquota è al 23%.

Il riscatto totale è in alcuni casi disincentivato. Uno di questi è rappresentato da chi vuole riscattare anche se mancano pochi alla pensione. In questa fattispecie, il riscatto non deve raggiungere la metà, anche in caso di invalidità permanente. Per questi è decisamente meglio aspettare il pensionamento vero e proprio.

Ricordiamo che la previdenza complementare rappresenta una soluzione pensionistica integrativa, indicata soprattutto per il pubblico più giovane che vuole conservare un tenore di vita corrispondente a quello precedente al pensionamento.

 

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