Previdenza complementare Generali: opportunità per i giovani?

Previdenza complementare Generali: in cosa consiste

Un studio dell’Istat ha rivelato che al 40% dei giovani che oggi hanno tra i 25 e i 34 anni aspetta una pensione inferiore ai 1.000 euro. Questi numeri lanciano l’allarme e sottintendono la necessità di rivolgersi alle forme di previdenza complementare. L’offerta di Generali da questo punto di vista sembra riuscire a ottemperare a questo problema, vediamo insieme di cosa si tratta.

Generali: le tre proposte per la previdenza complementare

Valore Pensione. E’ un piano pensionistico molto semplice. Ha la particolarità di essere individuale, è quindi adattabile rispetto alle esigenze di ogni singolo lavoratore, che consapevole dei limiti presentati dalla previdenza pubblica non andrà incontro a un buon tenere di vita, una volta concluso il periodo lavorativo. Una necessità che può spingere alla risorsa complementare.

Ricordiamo che per chi non ha compiuto ancora 40 anni sono disponibili alcune agevolazioni nei costi di gestione. Un incentivo a coinvolgere un pubblico più giovane, molto spesso poco attento alle questioni previdenziali.

Generali Global. E’ un piano pensionistico collettivo. L’ideale per il datore di lavoro che vuole garantire una pensione accettabile ai dipendenti. Il sistema è contributivo, ossia l’ammontare della pensione dipenderà strettamente dai contributi versati.

Generafuturo. E’ un piano pensionistico simile a Valore Pensione. Si differenzia però per un particolare: questa offerta è riservata a chi non sta versando contributi all’Inps. Il metodo è quello contributivo anche se semplicemente il meccanismo consiste nell’accumulare denaro in un fondo.

Per verificare le alternative alla previdenza complementare Generali, leggi i nostri approfondimenti sulle altre proposte.

 

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