Prestito pensionistico: di cosa si tratta e come funziona?

Lo scenario previdenziale attuale è caratterizzato dalla presentazione di numerose proposte tecniche, tra le quali è possibile includere anche quella del prestito pensionistico, un sostegno economico del quale si è iniziato a parlare in seguito alla proposta dell’ex ministro del lavoro Enrico Giovannini, nell’ambito della ricerca di una soluzione finalizzata al problema degli esodati.

Prestito pensionistico over 55: i dettagli tecnici

In linea generale è possibile definire il prestito pensionistico come una forma di sostegno economico a tutti gli over 55 che, trovandosi privi di un lavoro, necessitano di entrate per sostenersi fino al momento di maturazione dei requisiti pensionistici.

Le peculiarità tecniche della proposta di Giovannini sono state prese come punto di riferimento per la redazione di un disegno di legge - il decreto legislativo 1943 - che si trova attualmente depositato presso la Commissione Lavoro della Camera e di quella del Senato.

APA: di cosa si tratta?

Il disegno di legge sul finanziamento pensionistico prevede la possibilità di accedere all’APA. Di cosa si tratta? Dell’assegno pensionistico anticipato, che corrisponde a 762€ mensili - circa 1,5 volte l’assegno sociale - e che viene erogato per 13 mensilità a quei lavoratori a cui mancano 5 anni alla maturazione di tutti i requisiti - anagrafici e contributivi - per il diritto alla pensione di vecchiaia.

Prestito pensionistico rimborso: ecco cosa sapere

Quando si parla di finanziamento pensionistico è utile ricordare che il processo di rimborso inizia chiaramente una volta maturato il diritto di accesso al trattamento pensionistico. Il neo pensionato che si è avvalso del prestito pensionistico deve rimborsare 2/3 della cifra ricevuta, dal momento che il restante terzo risulta a carico statale e viene rimborsato dall’Ente a titolo di ulteriore sostegno.

Il rimborso dei 2/3 del prestito pensionistico avviene tramite prelievi sulle rate mensili.

Prestito pensionistico requisiti: quali sono?

Quali sono i requisiti per l’accesso al finanziamento pensionistico? Ecco i principali previsti dal disegno di legge 1943:

  • Stato di inoccupazione in corso
  • Mancanza di titolarità di assegni pensionistici diretti, di assegni d’invalidità, di assegni di sostegno al reddito
  • Diritto alla ricezione di un assegno pensionistico di vecchiaia non inferiore a due volte la somma del trattamento minimo Inps

Fondamentale è ricordare che il finanziamento pensionistico non può essere considerato ai fini della contribuzione figurativa e che è assoggettato Irpef. Concludiamo ricordando che l’assegno in questione, sempre secondo le linee del disegno di legge già ricordato, è cumulabile con redditi da lavoro dipendente e autonomo, a patto che non eccedano l’importo complessivo annuale dell’APA, che viene in questi casi interessato da una riduzione.

Secondo diverse stime, il finanziamento pensionistico rappresenta una delle soluzioni più equilibrate per far fronte al problema degli over 55 senza lavoro e per riuscire nel contempo a favorire le assunzioni dei giovani nelle aziende, garantendo turnover generazionale.

 

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