Pensioni donne: le ultime novità sulla flessibilità in uscita

Riforma pensioni ed elezioni regionali: ultime notizie dal Governo

Quanto influiscono le elezioni regionali sulla riforma del sistema previdenziale? Una domanda che si pongono molti elettori, anche se, stando alle ultime notizie diffuse dal Governo, pare che questo turno di voto non avrà alcuna ripercussione sull'esecutivo.

Sia Matteo Renzi che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si sono detti intenzionati a risolvere la questione della previdenza, un problema che ormai è sempre al centro del dibattito politico. Ma nonostante gli impegni presi dai leader di partito sembra impossibile non pensare ad un legame.

Non sembra un caso infatti che il premier, dopo mesi e mesi di silenzio, abbia parlato negli ultimi giorni della possibilità di rendere meno rigido l’impianto previdenziale attualmente in vigore. Anche il Ministro del lavoro Poletti si è espresso in merito alla questione previdenziale.

Ospite del programma diMartedì su La7, condotto da Giovanni Floris, il ministro ha ribadito che con la Legge di Stabilità, in programma per il prossimo autunno, si potrebbe riformare il sistema previdenziale italiano.

Pensioni donne: Quota 97 tra le ipotesi

Ma prima di arrivare ad una riforma vera e propria, ci si aspetta che il Governo si occupi della cosiddetta Opzione donna, una questione che interessa migliaia di lavoratrici che potrebbero andare in pensione anticipata già nel 2015. In Commissione Lavoro sono già state depositate varie proposte per portare maggiore flessibilità in uscita alle lavoratrici.

Tra le ipotesi al vaglio troviamo anche quella della Quota 97, che consentirebbe alle lavoratrici che maturano i requisiti necessari, sommando anni di età e di contribuzione si dovrà arrivare a 97, (esempio 62 anni di età e 35 di contributi). Una soluzione che sembrerebbe poter mettere d’accordo maggioranza e opposizione.

Tornando a quanto ha dichiarato Poletti, sembra quasi certa l'applicazione di una “staffetta generazionale”, ossia l’abbassamento dell’età pensionabile in modo da consentire alle persone più anziane di congedarsi dal lavoro e lasciare il posto ai giovani, sempre più disoccupati.

Quali i costi della riforma pensione anticipata donne

Tra gli esponenti politici che si sono detti impegnati a dare il proprio contributo troviamo anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera. “La proposta di legge che abbiamo presentato aiuterà i più giovani a trovare un'occupazione” questo quanto ha dichiarato.

Resta però da valutare l’entità delle risorse economiche necessarie ad attuare questa riforma, anche tendo conto del fatto che, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale sul blocco della perequazione delle pensioni, lo stato dovrà sborsare almeno 5 miliardi di euro.

In merito alle pensioni donne, arriva anche una dichiarazione di Dianella Maroni, coordinatrice del Comitato Opzione Donna, che ha lanciato un appello via Facebook: “Ogni giorno in più che passa si aggiungono altre donne alla class action da noi organizzata, un modo per ripristinare la giustizia”.

 

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