Pensione integrativa: quanto è possibile dedurre
La pensione integrativa è un sostegno importante per molti lavoratori. Soprattutto per quelli che, per una questione di contributi (e legislazione sfavorevole) sono sicuri che la loro pensione pubblica non sarà sufficiente a offrirgli un tenore di vita stabile. Ci riferiamo in modo particolare ai lavoratori più giovani e quelli che sono più vicini alla pensione ma la ritengono una soluzione economicamente svantaggiosa.
È anche per questo che cresce il numero di chi ricorre ai fondi pensione. Una opzione resa più allettante dalle opportunità di deduzione di alcune spese.
Si tratta di un vantaggio da non sottovalutare, poiché, almeno in questo caso, lo Stato è molto generoso. Il risparmio fiscale è infatti consistente. Perché? C’è un chiaro disegno dietro, non necessariamente positivo.
Lo Stato è consapevole che il sistema previdenziale pesa troppo sui bilanci pubblici e che è al limite della sostenibilità, dunque opera degli interventi incentivanti affinché i cittadini ricorrano alle varie forme di pensione integrativa attualmente a disponibili nel mercato.
Ecco quanto si può risparmiare con la pensione integrativa deducibilità.
Pensione integrativa deducibilità: ecco gli scaglioni
| Reddito annuo lordo | Aliquota marginale | Versamento ai Fondi Pensione | Risparmio fiscale |
| € 15.000,00 | 23% | € 5.164,57 | € 1.187,85 |
| € 28.000,00 | 27% | € 5.164,57 | € 1.394,43 |
| € 55.000,00 | 38% | € 5.164,57 | € 1.962,53 |
| € 75.000,00 | 41% | € 5.164,57 | € 2.117,47 |
| € 85.000,00 | 43% | € 5.164,57 | € 2.220,76 |
Come si vede la il risparmio fiscale aumenta (e di molto) con il crescere del reddito, mentre i versamenti rimangono sempre gli stessi.