Pensione accompagnamento: di cosa si tratta e come richiederla

La pensione accompagnamento - nota anche come indennità di accompagnamento - è una prestazione economica che viene erogata su richiesta a chi, in seguito alla presentazione di debiti documenti di natura medica, viene giudicato incapace di muoversi e condurre una vita quotidiana soddisfacente e dignitosa senza l’aiuto di un’altra persona.

Pensione accompagnamento 2016: ecco a chi spetta

La pensione accompagnamento spetta a prescindere dall’età e dall’anzianità contributiva. L’unico aspetto da considerare per richiederne l’erogazione è l’aderenza ai requisiti sanitari che stiamo per elencare:

  • Cittadinanza italiana (per gli stranieri e gli extra comunitari sono invece necessari l’iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza e il permesso di soggiorno)
  • Inabilità pari al 100% per motivi sia fisici sia psichici
  • Impossibilità a deambulare senza l’aiuto di una persona accompagnatrice
  • Impossibilità a compiere i principali atti della vita quotidiana senza l’aiuto di una persona tutti i giorni

In caso di soggetto over 65 è necessario considerare anche la difficoltà continua nello svolgimento dei compiti legati all’età.

Pensione accompagnamento: ecco cosa è cambiato nel 2014

La situazione riguardante la pensione accompagnamento ha subito delle modifiche importanti nel 2014, quando è stato decretato che i minorenni titolari di un trattamento d’indennità d’accompagnamento, una volta compiuta la maggiore età, hanno diritto all’erogazione di un trattamento di pensione d’inabilità, che va ad aggiungersi alla già ricordata indennità.

La seconda delle due prestazioni ricordate spetta di diritto anche senza bisogno di procedere ad accertamenti di natura medica sulla condizione del titolare. Ricordiamo inoltre che l’indennità in questione è compatibile con lo svolgimento abituale di un’attività lavorativa e che può essere richiesta anche dagli over 65 minorati.

Indennità di accompagnamento: ecco quando si perde il diritto all’erogazione

Quando si discute di pensione accompagnamento è bene inquadrare anche i casi che prevedono la perdita del diritto all’erogazione. Ecco quali sono:

  • Invalido ricoverato gratuitamente per più di 30 giorni presso una realtà ospedaliera
  • Invalido che percepisce un’indennità di uguale entità a cui ha avuto il diritto per infermità di guerra o per stato d’invalidità contratto durante l’esercizio della propria attività lavorativa.

Come si presenta la domanda per l’accesso all’indennità di accompagnamento? Il primo passo al proposito consiste nel contattare il proprio medico di base e nel richiedere un certificato medico introduttivo che accerta le condizioni di inabilità.

Il passo successivo prevede l’accesso al sito ufficiale Inps e, tramite accredito all’area personale, la richiesta della prestazione in questione (in caso d’indennità d’accompagnamento per minore è necessario utilizzare il codice del suddetto e non quello del tutore o del genitore adulto). L’ammontare dell’indennità di accompagnamento per il 2016 è pari a circa 512€ per 12 mensilità.

 

Maggiori informazioni qui:
Ti è piaciuto l'articolo? Sei rimasto soddisfatto? Aiutaci a far crescere il portale clicca qui: