Pensioni Boeri: “La flessibilità del governo? Costa oltre 10 miliardi”

In merito a pensioni Boeri è fondamentale ricordare che il Presidente Inps ha espresso la propria contrarietà in merito ai piani di flessibilità in uscita sui quali sta lavorando il Governo.

Riforma pensioni: la flessibilità sarebbe troppo costosa

L’argomento pensioni Boeri è al centro dell’attenzione mediatica, soprattutto in seguito ai commenti del Presidente Inps in merito ai progetti d’implementazione della flessibilità in uscita, a suo avviso troppo pesanti finanziariamente.

Qualche numero? Un costo di più di 10 miliardi di euro nel solo anno 2019, quando scatteranno i prossimi aumenti dell’età pensionabile in base alle speranze di vita. Si tratterebbe di un onere che, secondo Tito Boeri, inciderebbe troppo sulle casse dello Stato.

Pensioni news: ecco cosa ha detto Boeri in audizione alla Camera

Nella giornata di ieri Boeri ha partecipato a un incontro alla Camera, incentrato ovviamente sul tema previdenziale. Durante questa audizione sono stati toccati diversi nodi fondamentali, che devono essere specificati per capire meglio il quadro pensioni Boeri.

L’economista bocconiano si è detto contrario all’idea di flessibilità in uscita promossa da Matteo Renzi, che prevede la possibilità di lasciare il lavoro a 62 anni rinunciando a poche decine di euro ogni mese sul trattamento pensionistico.

Secondo il Presidente Inps, questo approccio rischierebbe anche di creare forti distorsioni, con eredità pesanti per la finanza pubblica.

Novità pensioni: ok alla flessibilità, ma non per legge

Osservare il panorama pensioni Boeri significa tener presente che il Presidente Inps non dice no a priori alla flessibilità, ma non la considera positiva come misura unica a livello istituzionale.

Sì alla flessibilità, ma gestita a livello aziendale, con misure come la riduzione dell’assegno previdenziale per un lavoratore anziano messo a riposo con lo scopo di assumere un giovane.

Tutto questo può avere un’utilità se gestito a livello aziendale e nell’ambito del singolo contratto, non dimenticando ovviamente la necessità di una regolamentazione tecnica strutturata.

Ultime notizie pensioni: Boeri valuta l’impatto della proposta Damiano

Non c’è solo la questione pensioni Boeri al centro dell’attenzione per quanto concerne le novità previdenziali, ma anche il destino delle Quote e della proposta Damiano. Il numero uno dell’Inps ha analizzato in particolare l’impatto finanziario della proposta presentata dal Presidente della Commissione Lavoro.

La possibilità di andare in pensione a 62 anni con almeno 35 anni di contributi e una penalizzazione sull’assegno pari a circa il 2% annuo del totale creerebbe un buco di circa 8 miliardi di euro, per via della percentuale di riduzione non sufficiente a evitare problemi sul lungo periodo ai conti pubblici.

Parere positivo è arrivato invece per il rinnovo del contributivo donna, un’opzione che dovrebbe a suo dire essere affiancata anche da una revisione al ribasso degli anni di contribuzione, in quanto nel percorso lavorativo di una donna sono molto frequenti le interruzioni.

 

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