Pensioni: le carte in tavola
Ultimissime pensioni, Legge di Stabilità 2016. L’opinione pubblica si aspettava dalla Legge di Stabilità 2016 delle modifiche al sistema previdenziale. La Riforma Fornero è piaciuta a pochi, anche perché gravida di effetti collaterali.
Oltre alla questione esodati, che con qualche difficoltà sta giungendo al suo epilogo, si segnala un inasprimento delle condizioni d’accesso al mondo del lavoro per i giovani (è logico, se l’età di pensionamento si allunga), e il nodo dei lavoratori precoci.
In particolare, chi ha iniziato a lavorare prima dei venti anni, rischia di trovarsi senza la pensione pur avendo raggiunto e magari superato i 41 anni di contribuzione. Tutto ciò a causa del requisito anagrafico, che il Governo Monti ha alzato in maniera troppo brusca.
Ultimissime pensioni: opzione donna
Sul tavolo giace anche il problema dell’Opzione Donna. Alle lavoratici, a determinate condizioni, è concessa la possibilità di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Peccato però che per effetto di una clausola normativa le lavoratrici nate nell’ultimo trimestre del 1958 rischino di non godere di questo diritto. Senza contare che l’Opzione Donna si riferisce solo agli anni 2014 e 2015.
Le richieste da parte dell’opinione pubblica, in questo senso, consistono nella risoluzione del problema “ultimo trimestre” e l’estensione anche agli anni 2011, 2012 e 2013.
Rimane, poi, in sottofondo, una questione più generale, che coinvolge l’intero approccio con il quale la materia è stata affrontata fin dai tempi della Fornero. Semplicemente, un’età di pensionamento troppo alta, in un contesto di recessione, mina le possibilità di crescita perché priva dei giovani di molti posti di lavoro.
Queste modifiche appaiono sacrosante, opinione sicuramene condivisa anche dal Governo. Il problema però non sta nel contenuto in sé, quanto nelle coperture. L’Italia, nonostante anni di sacrifici, ha problemi di bilancio, che si sostanziano in vincoli per ciò che concerne la possibilità di fare deficit. Occorre quindi trovare la quadra, e non è affatto semplice.
Riforma pensioni 2015: qualche passo in avanti
Cosa suggeriscono le ultimissime pensioni? Dal punto di vista legislativo è accaduto poco, ma comunque si segnala un approfondimento del dibattito, che potrebbe spingere la maggioranza a fare alcune concessioni. Le proposte in campo che danno l’impressione di poter andare in porto sono quelle di Cesare Damiano e Tito Boeri.
L’esponente del Pd propone la quota 41 (sarebbe possibile andare in pensione con 41 anni di contributi, senza alcuna pensione e a prescindere dall’età anagrafica) e intanto ha proposto di censire le lavoratrici che potrebbero usufruire dell’Opzione Donna, in modo da produrre una stima sulla spesa.
Il numero uno dell’INPS in questi giorni ha rilanciato la necessità di offrire un reddito di cittadinanza agli over 55 che sono rimasti senza lavoro e senza pensione, tra i quali sicuramente figurano molti lavoratori precoci.
Per adesso, le ultimissime pensioni suggeriscono che a spuntarla potrebbe essere proprio Cesare Damiano.