Notizie pensioni: il problema del Governo
Il nodo delle pensioni si fa sempre più stretto. Con il passare del tempo si assiste all’intensificazione del dibattito, alla nascita di nuove istanze, ma a nessuna ipotesi concreta di riforma. Almeno a giudicare dalle ultime notizie pensioni 2016. Il problema è semplice: le questioni da risolvere sono tante e vanno trattate una per volta.
L’esecutivo, dunque, è costretto a cercare una mediazione, nel tentativo di far accettare istanze a discapito di altre. La coperta è troppo corta per accontentate tutti, almeno per ora. Di certo, la Commissione Europea non sta aiutando, dal momento che gli alti papaveri comunitari vorrebbero mettere in discussione persino il risicato margine di deficit che l’Italia, in virtù dell’emergenza migranti, ha diritto a utilizzare.
Di fronte a questa impasse, chi ogni giorno è costretto a interfacciarsi con la popolazione, e non è protetto dalle spesse mura dei palazzi romani, sta cercando di fare di testa propria. Un fenomeno si è intensificato nelle ultime settimane: gli amministratori locali stanno apportando modifiche agli assetti pensionistici del territorio di competenza.
Stiamo assistendo, quindi, al varo di mini-riforme su base regionale o addirittura comunale, in grado di esaudire – sebbene in forma parziale, vista la penuria di risorse - le richieste dei cittadini su un piano strettamente previdenziale.
Pensioni 2016: le regioni aprono la strada
Se il Governo tace, nel tentativo piuttosto sotterraneo di mettere d’accordo voci diverse, le Regioni urlano a gran voce la necessità di trovare uno sbocco alle esigenze di chi, per un motivo o per un altro, ha il diritto morale di andare in pensione.
Di questa categoria fanno parte molte persone: lavoratori precoci, disoccupati over 55, professionisti di lavori usuranti e così via.
Ecco le ultime notizie pensioni 2016, lette attraverso il filtro dell’iniziativa regionale.
- Piemonte. La regione sta pensando a un prestito agevolato per gli over 55 che si trovano senza lavoro e senza pensione. Il prestito durerebbe fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
- Sicilia. La proposta riguarda i dipendenti pubblici della Regione, ma è già qualcosa. Si parla di quota 100, quindi di pensionamento anticipato (per i lavoratori precoci o poco meno che precoci).
- Calabria. L’iniziativa è simile a quella siciliana. Anziché una totale uscita dal mondo del lavoro “con pensione”, si pensa a una sorta di scivolamento, concretizzato dalla concessione di un assegno variabile, rivolto sempre ai dipendenti pubblici regionali.
- In particolare le proposte della Sicilia e della Calabria appaiono organiche rispetto a un obiettivo “nobile”. Da un lato, consentire a determinate categorie di uscire dal mondo del lavoro a un’età accettabile. Dall’altro, liberare posti di lavoro da assegnare ai giovani.