Le principali linee della riforma pensioni Renzi dovrebbero ruotare attorno a una maggiore flessibilità in uscita rispetto al quadro attuale della Legge Fornero: questo il focus delle dichiarazioni del Premier, che ha parlato delle prossime modifiche al sistema pensionistico.
Pensioni news: la sentenza della Consulta non avrà ricadute sulle regionali
Il momento è molto delicato non solo dal punto di vista previdenziale, ma anche da quello politico.
Il Premier, intervistato mentre raggiungeva la sede romana del PD, ha dichiarato di essere convinto che la decisione della Consulta in merito all’articolo 24 della Legge Fornero non avrà nessun tipo di ricaduta sulle prossime elezioni regionali, e ha affermato di ritenere l’operazione messa in atto per il rimborso pensioni oggettivamente ottima.
Sul fronte sindacale le opinioni sono però diverse e decisamente poco favorevoli, in quanto l’una tantum che arriverà ad agosto e le nuove linee relative alla rivalutazione non restituiranno comunque tutta la somma congelata in seguito alle misure della Legge Fornero (l’esborso totale sarebbe pari a circa 18 miliardi di euro).
Quando si saprà qualcosa di più in merito alla rivalutazione pensioni? Quando arriveranno novità ufficiali sulla riforma pensioni Renzi? Quasi sicuramente bisognerà aspettare la fine dell’anno.
Riforma pensioni: le novità potrebbero arrivare con la Legge di Stabilità
Le novità in merito alla riforma pensioni Renzi potrebbero arrivare con la prossima Legge di Stabilità, quindi non prima di ottobre/novembre. Questo è quanto dichiarato dal Premier stesso durante la sua ultima partecipazione al salotto televisivo di Porta a Porta.
L’obiettivo finale è quello d’implementare la flessibilità in uscita, aumentandola rispetto al quadro attuale previsto dalla Legge Fornero e facendo in modo che i cittadini coinvolti siano interessati unicamente da una piccola riduzione dell’assegno mensile percepito.
Novità pensioni: ecco come si regolerebbe il sistema di uscita flessibile
Come si regolerebbe il sistema di uscita flessibile? Per ora non si hanno ancora risposte certe, ma si può parlare di diverse ipotesi sul tavolo in vista dell’effettiva riforma pensioni Renzi.
Una di queste prevede la già ricordata pensione flessibile con penalizzazioni sull’assegno mensile non superiori all’8% della somma totale del trattamento. Si parla però anche di un prestito pensionistico, riservato ai lavoratori a cui mancano pochi anni per il perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Il prestito pensionistico verrebbe erogato - con obbligo di restituzione - fino alla maturazione dei suddetti. Molto probabile in questo caso è il ritorno del divieto di accumulare redditi da pensione e redditi da lavoro.
Un’altra proposta al tavolo in vista delle novità previste per l’autunno è stata portata in primo piano da Tito Boeri, che ha sottolineato l’importanza di considerare il problema esodati nell’ambito del nuovo quadro per le pensioni del 2016, facendo in modo di garantire un reddito minimo a questa categoria di ex lavoratori.