Riforma pensioni Boeri: ecco la bozza del Presidente Inps

Si parla molto in questi giorni di riforma pensioni Boeri in quanto nella giornata di ieri il Presidente Inps ha presentato alla Camera i punti dai quali vorrebbe partire per modificare il sistema previdenziale.

Pensioni news: ecco da dove vuole partire Boeri

Da dove partono i punti della riforma pensioni Boeri? La bozza presentata dal Presidente Inps alla Camera vede in primo piano il reddito garantito agli over 55 che si trovano improvvisamente senza lavoro, con conseguenti difficoltà nella conduzione di una vita dignitosa.

Tra gli obiettivi principali di Tito Boeri rientra non a caso la separazione tra assistenza e previdenza, che deve essere vista come una prestazione assicurativa che garantisce diritti alla luce dei contributi versati.

Novità pensioni: ecco le linee di semplificazione

Tra i contenuti della riforma pensioni Boeri compaiono dei riferimenti alla semplificazione dell’attuale quadro previdenziale.

In che modo sarebbe possibile metterla in atto? Prima di tutto attraverso l’unificazione dei diversi regimi che, a detta di Boeri, dovrebbe essere consentita senza le onerose ricongiunzioni che negli ultimi decenni hanno penalizzato soprattutto chi svolge una professione caratterizzata da alta flessibilità.

Ultime novità pensioni: il problema degli squilibri

Nei punti della riforma pensioni Boeri si parla anche di un problema importante, ossia quello delle disparità di trattamento previdenziale che caratterizzano alcune categorie di lavoratori.

Nel testo presentato alla Camera il Presidente Inps parla chiaramente di “trattamenti di favore” che hanno avuto dei pesanti effetti sul bilancio dell’ente, facendo poi un riferimento ai vitalizi del parlamentari, per i quali ha sottolineato l’importanza di regole di trasparenza relative alla concessione.

Un altro aspetto toccato dall’economista bocconiano è quello della progressività e della richiesta di un contributo per il finanziamento delle pensioni flessibili a chi percepisce redditi pensionistici particolarmente elevati.

Pensione anticipata: spazio alla flessibilità sostenibile

Nella riforma pensioni Boeri non manca la spiegazione del concetto di flessibilità sostenibile. In cosa consiste di preciso? Nella possibilità di dilazionare il montante accumulato nel corso della vita lavorativa in pagamenti mensili rapportati all’età e all’aspettativa di vita.

In questo modo i contribuenti che accedono prima al trattamento pensionistico possono ‘spalmare’ la cifra su un numero di mensilità maggiore rispetto a chi va in pensione dopo.

Diventerebbe così possibile dedicare meno tempo all’attività lavorativa negli ultimi anni, senza dover temere per il proprio destino previdenziale.

Secondo quanto specificato da Boeri, seguire queste linee è un modo per non gravare sulle tasche delle generazioni future, evitando un aumento del debito pensionistico.

Condizione necessaria rimane però il rispetto di standard finanziari in grado di garantire al singolo una vita dignitosa.

L’economista bocconiano ha sottolineato i benefici che la flessibilità sostenibile porterebbe in caso di recessione, comportando una riduzione dell’offerta di lavoro piuttosto che un aumento della disoccupazione, contingenza che ha caratterizzato la situazione italiana dal 2008 ad oggi.

 

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