Riforma pensioni 2015 quota 100: le ultime e più importanti novità

La riforma pensioni 2015 quota 100 è un argomento molto discusso negli ultimi giorni, soprattutto a causa della sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco delle pensioni 2012/2013.

Legge Fornero: le proposte sul tavolo dopo la bocciatura dell'articolo 24

Ci sono diverse proposte sul tavolo dopo la bocciatura dell'articolo 24 della Legge Fornero, che aveva previsto il blocco della rivalutazione delle pensioni tre volte superiori alla minima Inps per l'annata 2012/2013.

Una delle voci più attive in merito a riforma pensioni 2015 quota 100 è quella della Lega Nord, che ha proposto un'alternativa di pre pensionamento a 58 anni, con almeno 42 anni di contributi effettivi pagati.

Si tratta di una soluzione che per linee tecniche principali si avvicina alla Quota 100 e che viene incontro alla situazione dei lavoratori precoci.

Novità pensioni: l'opzione della Quota 100

L'altra opzione in primo piano per aumentare la flessibilità in uscita è la Quota 100, che prevede come requisito minimo una somma pari a 100 risultante dalla combinazione tra età anagrafica e contributi perfezionati.

In questo modo si avrebbero diverse combinazioni, che partono dai 60 anni di età con il perfezionamento di 4o anni di contribuzione. Per quanto riguarda la situazione dei lavoratori autonomi, il ddl Damiano prevede il raggiungimento della Quota 101, con un'età minima che passarebbe dai 62 ai 63 anni.

In entrambi i casi appena ricordati non è presente la finestra mobile, che prevede la ricezione del primo trattamento pensionistico anche dopo più di un anno dalla maturazione dei requisiti minimi.

La Lega, esprimendosi sul tema riforma pensioni 2015 quota 100, ha più volte ribadito l'intenzione di arrivare a una cancellazione della Legge Fornero.

Ultime pensioni: cosa succederà dopo la sentenza della Consulta?

Accanto al dibattito relativo alla questione riforma pensioni 2015 quota 100 preme la tematica relativa alla sentenza della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale l'articolo 24 della Legge Fornero.

Si parla di diverse alternative per fare in modo che questa sentenza non pesi eccessivamente sulle casse dello Stato. Una di queste riguarda lo spostamento del limite per il blocco della rivalutazione, che verrebbe portato al quintuplo della minima Inps. La cifra che il Governo dovrebbe restituire si aggira tra i 5 e i 10 miliardi di euro, e sono numerose le voci sulle alternative che verranno prese in considerazione per coprire il disavanzo.

Pensioni oggi: nessuna patrimoniale in vista per coprire il rimborso

Il tema riforma pensioni 2015 quota 100 è al centro dell'attenzione assieme alla questione della bocciatura del blocco rivalutazione pensioni, sul quale si è pronunciata la Corte Costituzionale. Cosa succederà adesso? Come verranno risarciti circa 6 milioni di cittadini? Si è parlato di una patrimoniale per coprire il disavanzo, voce smentita dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Si parla anche della messa a punto di un decreto per bloccare i ricorsi e del progetto di rimborsare a rate i pensionati che ricevono i trattamenti più bassi, tenendo ovviamente conto del limite del triplo della minima Inps.

 

 

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