Quando si va in pensione di anzianità? La risposta a questa domanda, da quando è entrata in vigore la Riforma Fornero, riguarda più che altro le indicazioni per andare in pensione di vecchiaia.
Quando si va in pensione: come sono cambiate le cose
La domanda quando si va in pensione di anzianità prevede risposte diverse a seconda della tipologia di lavoro svolta dal soggetto interessato al suo futuro previdenziale. Se per diversi anni l’età minima per accedere al trattamento pensionistico è stata pari a 60 anni, da quanto è stata approvata la Riforma Fornero la situazione è cambiata radicalmente, portando ai criteri che abbiamo riassunto nello schema sottostante (e che inquadrano la situazione dei criteri di accesso al trattamento a partire dal 1° gennaio 2016):
- Lavoratori dipendenti del settore pubblico: pensione a partire dai 66 anni e 7 mesi sia per gli uomini sia per le donne.
- Lavoratori dipendenti del settore privato: pensione a partire dai 66 anni e 7 mesi per gli uomini e da 65 anni e 7 mesi per le donne.
- Lavoratori autonomi: pensione a partire da 66 anni e 1 mese per le donne e da 66 anni e 7 mesi per gli uomini.
L’anno 2018 è considerato il punto di arrivo per la procedura di armonizzazione che porterà il criterio anagrafico dei 66 anni e 7 mesi a diventare il punto di riferimento principale anche per i lavoratori del settore privato di ambo i sessi.
Quando si va in pensione anticipata: tutti i parametri
Oltre ad approfondire quando si va in pensione di anzianità, è utile avere le idee chiare sulle regole per la pensione anticipata, fondamentali per chi ha iniziato a lavorare in giovane età.
Ecco quali sono i parametri principali attualmente in vigore:
- Lavoratrici di sesso femminile: possibilità di andare in pensione anticipata a fronte della maturazione di almeno 41 anni e 6 mesi di contributi.
- Lavoratori di sesso maschile: possibilità di andare in pensione anticipata a fronte della maturazione di almeno 42 anni e 6 mesi di contribuzione.
Pensione: ecco cosa sapere sull’Opzione Donna
Informarsi su quando si va in pensione di anzianità è importante, come lo è approfondire la questione dell’Opzione Donna. Il regime sperimentale in questione, che consente alle lavoratrici che hanno compiuto 57 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi se accettano il calcolo dell’assegno con metodo contributivo, è stato oggetto di leggere modifiche con l’approvazione della Legge di Stabilità 2016, che ha considerato la data del 31 dicembre 2015 come punto di riferimento ultimo per la maturazione dei requisiti.
Pensioni precoci: cosa aspettarsi
Un altro nodo importante da approfondire oltre a quando si va in pensione di anzianità è quello delle pensioni precoci. Secondo quanto previsto dal disegno di Legge di Cesare Damiano, depositato già dalla scorsa legislatura, i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi prima del compimento dei 18 anni hanno la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.