Sono tanti i lavoratori che si chiedono quando si può andare in pensione anticipatamente. Rispondere a questa domanda è molto importante, dal momento che usufruire della pensione anticipata significa vedere il proprio assegno, in alcuni casi, coinvolto da penalizzazioni.
Pensione anticipata: informazioni generali
Coloro i quali si chiedono quando si può andare in pensione anticipatamente devono ricordare prima di tutto che, fino al 31 dicembre 2017, è possibile usufruire dell’ordinario trattamento di pensione anticipata prima dei 62 anni senza incorrere nelle penalizzazioni dell’1/2% introdotte dalla Riforma Monti-Fornero.
Queste decurtazioni sono state interessate da diversi provvedimenti legislativi, che hanno avuto come culmine il loro congelamento dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017.
Andare in pensione prima: i requisiti
Quando si può andare in pensione anticipatamente? Ecco uno schema che riassume i requisiti contributivi validi per il 2016, il 2017 e il 2018.
- Lavoratrici dipendenti (sia pubbliche sia private) e autonome: possibilità di usufruire della pensione anticipata una volta maturati i 41 anni e 10 mesi di contributi
- Lavoratori dipendenti (sia pubblici sia privati) e autonomi: possibilità di usufruire della pensione anticipata una volta maturati i 42 anni e 10 mesi di contributi
Per quanto riguarda il nodo delle penalizzazioni per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni, è necessario attendere la fine del 2017 per sapere qualcosa di più sulle eventuali proroghe.
Opzione Donna: come funziona?
Le lavoratrici che si informano su quando si può andare in pensione anticipata devono considerare la strada dell’Opzione Donna, un regime introdotto inizialmente a livello sperimentale con il varo della Legge Maroni e che consente, in seguito al compimento dei 57 anni e 3 mesi e al raggiungimento dei 35 anni di contributi, di andare in pensione accettando il calcolo dell’assegno con il metodo contributivo.
Questa opzione determina una decurtazione di circa il 30%. Ricordiamo che si tratta comunque di una stima generale, dal momento che per avere un’idea precisa è necessario essere a conoscenza dell’età della lavoratrice al momento di accesso al regime e della sua posizione professionale.
Con il varo della Legge di Stabilità 2016 le cose sono un po’ cambiate e il 31 dicembre 2015, inizialmente considerata la data limite per la presentazione delle domande, è diventata il riferimento ultimo per la maturazione dei requisiti.
APE: informazioni sul prestito per la flessibilità in uscita
Chi si chiede quando si può andare in pensione anticipatamente, dal 2017 dovrà considerare molto probabilmente anche le caratteristiche dell’APE. Di cosa si tratta?
Di uno strumento, attualmente in studio da parte dell’esecutivo, che permetterebbe di andare in pensione 3 anni prima della maturazione dei requisiti grazie a un prestito concesso dall’Inps e caratterizzato da un piano di rimborso ventennale.
Il pagamento delle rate avviene tramite la decurtazione dall’assegno pensionistico, con una penalizzazione tra il 20 e il 25%.