Previdenza complementare 730 e28

Previdenza complementare 730 e28: i contributi costano

La previdenza complementare è una realtà in grande ascesa. Complice il peggioramento delle condizioni di lavoro e l’inasprimento della legislazione sulla previdenza pubblica, queste forme si stanno diffondendo a macchia d’olio. Il pubblico interessato in modo prevalente è costituito dai lavoratori più giovani, per i quali la pensione sarà molto contenuta.

La notizia positiva, e in genere poco attesa, è rappresentata dal fatto che le spese per i contributi sono deducibili. Come? Ovviamente il mezzo è il 730. Nello specifico, i righi tra e27 a e31.

730 rigo e28: perché è importante

La questione previdenza complementare 730 e28 permette ai contribuenti di dedurre le spese per i contributi pensionistici integrativi. I righi che vanno dall’e27 a e31 riguardano la compilazione dei dati relativi alla previdenza complementare. In particolare è importante il rigo e28, che è dedicato ai lavoratori alla prima occupazione.

In colonna 1 vanno riportati i contributi che il datore di lavoro ha escluso dall’imponibile. In colonna 2 vanno invece riportati i contributi che il datore di lavoro ha incluso nell’imponibile. Questa distinzione è importante, dal momento che quanto riportato in colonna 1 è sottoposto a un regime di deducibilità diverso da quello a cui è sottoposto quanto riportato in colonna 2.

Ogni rigo è dedicato a una diversa situazione contributiva. L’e29 si riferisce quindi ai fondi in squilibro finanziario, l’e30 per la condizione di familiare a carico, l’e31 per i fondi pensione negoziali per dipendenti pubblici.

 

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