Prestiti pensionati Inpdap: quali sono e come richiederli

I prestiti pensionati Inpdap sono finanziamenti che hanno l’obiettivo di aiutare pensionati Inps ex Inpdap a far fronte a necessità di denaro di diversa entità. I tassi di interesse sono tendenzialmente contenuti, mentre i processi di rimborso possono raggiungere i 10 anni. Scopriamoli insieme e vediamo quali sono requisiti e procedure per ottenerli.

Prestiti Inpdap: il Piccolo prestito

Il Piccolo prestito è una formula annoverabile nell’elenco dei prestiti pensionati Inpdap e avente lo scopo di venire incontro a necessità di denaro improvvise da parte dei pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 4 anni.

Questo finanziamento può essere rimborsato in 12, 24, 36 o 48 rate, ovviamente tramite cessione del quinto della pensione. L’erogazione del finanziamento può avvenire sia in contanti, sia con accredito sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente. Al Piccolo prestito Inps viene applicato un tasso d’interesse annuo nominale pari al 4,25% e una trattenuta dello 0,50% per spese amministrative.

Inpdap: i Prestiti Pluriennali diretti

Anche i Prestiti pluriennali diretti possono essere inclusi tra i prestiti pensionati Inpdap. In questo caso parliamo di linee di credito che possono essere aperte da pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, a patto che possano vantare almeno 4 di anzianità d’iscrizione.

A questa formula di prestito Inps, che può avere una durata compresa tra i 5 e i 10 anni, viene applicato un tasso nominale annuo del 3,50%. Al momento dell’accredito del finanziamento viene trattenuto lo 0,50% a titolo di spese amministrative e la quota relativa al fondo rischi, legata all’età del pensionato e alla durata del piano di ammortamento.

Prestiti Inps: quali documenti allegare alla richiesta dei pluriennali diretti?

Quando ci si informa in merito alla richiesta di prestiti pensionati Inpdap e dei pluriennali diretti in particolare è bene ricordare la necessità di allegare lo stato di famiglia, la documentazione per le spese per cui si ha intenzione di chiedere il prestito (stiamo parlando di finanziamenti finalizzati), il certificato medico di sana costituzione.

Non risulta necessario presentare il certificato medico in caso di prestiti per l’acquisto di carrozzelle e protesi, ma anche a fronte di finanziamenti richiesti per malattia grave dell’iscritto, la cui entità varia a seconda delle spese mediche da sostenere e del loro impatto sul bilancio familiare. Il rimborso avviene tramite cessione del quinto della pensione.

Inps Inpdap: il mutuo ipotecario

Il mutuo ipotecario è un’ulteriore tipologia di prestiti pensionati Inpdap . Si tratta di un finanziamento concesso sulla base del budget quadrimestrale destinato alle Direzioni Generali e finalizzato all’acquisto della prima casa d’abitazione.

Il mutuo ipotecario Inps è riservato ai lavoratori e ai pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, a patto che abbiano un’anzianità d’iscrizione non inferiore ai 3 anni. La cifra massima erogabile è pari a 300.000 euro comprese le spese per eventuali pertinenze.

Per i mutui a tasso fisso l’interesse è pari al 3,75% per tutta la durata del finanziamento, mentre per quelli a tasso variabile al 3,50% per il primo anno (con decorrenza dalla terza rata si parla di tasso variabile pari all’Euribor a 6 mesi).

 

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