Perché calano le pensioni? Trattamenti pensionistici sono a rischio?

In questi anni è capitato spesso di parlare del perché calano le pensioni. I motivi in merito sono molto diversi e dipendono da numerosi fattori, come per esempio l’età del contribuente.

Assegni pensionistici: i motivi dei cali

Quando ci chiediamo perché calano le pensioni dobbiamo considerare prima di tutto la differenza tra sistema retributivo e sistema contributivo.

Nel primo caso il trattamento previdenziale è calcolato sulla base delle ultime retribuzioni. Nel secondo, invece, tenendo conto dei contributi versati nel corso della carriera professionale.

Risulta chiaro il fatto che gli assegni calcolati con il sistema contributivo siano inferiori. Ormai da quando è entrata in vigore la Riforma Fornero fanno parte delle previsioni di tantissimi lavoratori, in particolare quelli che non potevano vantare anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.

Chi al 31 dicembre 1995 poteva vantare un’anzianità contributiva avrà invece la pensione calcolata con il metodo retributivo fino al 31 dicembre 2011.

Cosa sapere sulla perequazione

Un altro aspetto molto importante da considerare quando si discute del perché calano le pensioni è la perequazione.

Di cosa si tratta? Del processo di rivalutazione degli assegni pensionistici sulla base dei cambiamenti dell’inflazione.

In poche parole quando si inquadra la perequazione si intende un adeguamento delle pensioni ai dati che l’Istat rilascia sul costo della vita.

Questo ambito è stato oggetto di numerosi cambiamenti normativi e di altrettante polemiche negli ultimi anni.

Queste sono legate soprattutto al decreto che nel 2012 ha bloccato l’indicizzazione delle pensioni tre volte superiori al trattamento minimo Inps.

Perequazione 2016: ecco cosa è successo

Discutere di perché calano le pensioni vuol dire prendere in esame anche la situazione del 2016, un anno con peculiarità particolari dal punto di vista delle rivalutazioni delle pensioni.

Per quale motivo la situazione è diversa rispetto agli anni precedenti? Perché il tasso d’inflazione nel 2015, contro le previsioni di fine 2014, è risultato pari allo 0,2%. Questo quadro implica una rivalutazione delle pensioni pari a zero, effetto della stagnazione dei primi nove mesi dell’anno 2015.

Rivalutazione 2017: le modifiche dal 1° gennaio

Documentarsi sul perché calano le pensioni è importante, ma è altrettanto rilevante entrare nel dettaglio dei meccanismi di rivalutazione, che sono destinati a cambiare ancora una volta.

Di mutamenti in merito si parla già dal 2015, quando Padoan ha annunciato quella che si può definire la fine delle misure di restrizione sull’indicizzazione pensionistica.

Secondo quanto affermato dal titolare del dicastero dell’Economia, all’inizio dell’anno prossimo si tornerà al sistema pre 2011.

Questo meccanismo di calcolo della rivalutazione delle pensioni prevede una perequazione piena per gli assegni pari al triplo del minimo Inps.

Per i trattamenti compresi tra le tre e le cinque volte la minima Inps si parla invece di una rivalutazione del 90%.

Si scende al 75% quando la pensione è superiore alle quintuplo del trattamento minimo Inps.

 

Maggiori informazioni qui:
Ti è piaciuto l'articolo? Sei rimasto soddisfatto? Aiutaci a far crescere il portale clicca qui: