Quando si parla di pensioni pubblico impiego è fondamentale avere in mente le principali indicazioni per il calcolo. Ecco le informazione per avviarsi al pensionamento.
Pensione pubblico impiego: i criteri per calcolarla
Nell'ambito delle pensioni pubblico impiego è necessario tenere presente i 3 sistemi per calcolarla, che sono i seguenti:
- Sistema retributivo: si applica alla situazione di lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno maturato un'anzianità contributiva maggiore o uguale ai 18 anni.
- Sistema contributivo: si applica alla situazione di lavoratori la cui posizione contributiva ha iniziato a maturare a partire dal 1° gennaio 1996.
- Sistema misto: sistema che si applica alla situazione di lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno maturato un'anzianità contributiva inferiore ai 18 anni.
E quando si parla di requisiti?
Pensione pubblico impiego: quali sono i requisiti?
Sul tema delle pensioni pubblico impiego è fondamentale ricordare l'importanza dei requisiti. Nel 2015, per accedere al trattamento pensionistico ordinario, è necessario aver maturato almeno 20 anni di contributi, e un'età pari a 66 anni e 3 mesi sia per gli uomini sia per le donne. Nel 2016 i requisiti verranno modificati in seguito all'adeguamento della speranza di vita Istat: i lavoratori ambosessi del pubblico impiego andranno infatti in pensione a 66 anni e 7 mesi.
Il nuovo adeguamento, caratterizzato da un ulteriore aumento di 4 mesi, avverrà nel 2019, quando l'età pensionabile salirà a 66 anni e 7 mesi. Tra le novità più importanti riguardanti le pensioni pubblico impiego è possibile ricordare la recente abolizione del trattenimento in servizio, fatta eccezione per alcune categorie, tra cui i magistrati, il cui trattenimento in servizio potrà proseguire fino al 31 dicembre 2015.