Pensioni Inps: come cambiano i pagamenti da giugno

I pagamenti delle pensioni Inps stanno per essere interessati da cambiamenti importanti, che entreranno in vigore tra pochi giorni.

Www.inps.it: da giugno le pensioni pagate il primo giorno del mese

Dal mese di giugno i trattamenti pensionistici verranno saldati il primo giorno del mese: questa la principale novità che coinvolge le modalità di pagamento delle pensioni Inps, che seguiranno le linee previste dal decreto legge n°65 del 21 maggio 2015.

Il suddetto decreto riguarda tutte le tipologie di assegno pensionistico, comprese le pensioni d’invalidità e le indennità di accompagnamento.

Il vantaggio rispetto allo status quo attuale si focalizza soprattutto nell’unificazione dei diversi assegni legati a più di una gestione, e nella sospensione della loro rateizzazione.

Importante è ricordare che in caso di primo giorno del mese coincidente con un festivo l’accredito è previsto per la prima giornata lavorativa utile.

Pensioni news: quali novità sulla rivalutazione?

Le principali novità riguardanti le pensioni Inps non sono legate solo all’unificazione dei pagamenti e alla conseguente sospensione dello scaglionamento a rate, ma anche al tema della rivalutazione, tornato al centro dell’attenzione dopo la sentenza che ha bocciato l’articolo 24 della Legge Fornero.

Il Ministro dell’Economia Padoan ha fornito qualche anticipazione in merito alle nuove linee di rivalutazione dei trattamenti in base al costo della vita, che potrebbero entrare in vigore a partire dal 2017, con un meccanismo meno stringente rispetto a quello introdotto dalla Legge Fornero.

Pensioni: la restituzione integrale avrebbe comportato l’aumento dell’Iva

Di pensioni Inps si parla tanto in questi giorni e, come già ricordato, chiamando in causa soprattutto la questione dei rimborsi. Sempre da Padoan sono arrivate delle precisazioni per chiarificare i motivi della restituzione parziale dei trattamenti congelati in seguito al blocco della perequazione.

Misure diverse dall’una tantum del 1° agosto 2015 avrebbero avuto diverse conseguenze negative sull’economia italiana, rendendo necessario in primo luogo un aumento dell’Iva.

Novità pensioni: la restituzione integrale e il rischio d’indebitamento al 3,6%

Non di solo incremento dell’Iva si può parlare in merito alle conseguenze della restituzione integrale dei trattamenti pensionistici bloccati in ottemperanza all’articolo 24 della Riforma Fornero.

Il rimborso integrale delle pensioni Inps non adeguate al costo della vita avrebbe comportato anche una crescita dell’indebitamento fino al 3,6%, valori decisamente fuori dalle linee d’impegno con l’Europa.

Questo è il focus delle dichiarazioni rilasciate da Padoan davanti alle commissioni congiunte di Bilancio e Lavoro di Camera e Senato.

Il decreto per il rimborso pensioni avrà un peso sulle finanze pubbliche pari a circa 2,2 miliardi di euro per il 2015, cifra che scenderà a 0,5 miliardi per il 2016.

Sempre secondo quanto affermato da Padoan davanti alle commissioni, per il 2016 la rivalutazione dei trattamenti pensionistici sarà riconosciuta nella misura del 50% di quanto già stabilito per le mensilità 2012/2013.

 

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