Il tema delle pensioni flessibili ultime notizie è uno dei più caldi degli ultimi mesi. Adottare la flessibilità in uscita costituisce infatti una soluzione considerata valida da diverse parti, che puntano a rimediare ai lati negativi della Legge Fornero.
Flessibilità in uscita: i cardini del nuovo meccanismo
Il nodo pensioni flessibili potrebbe rappresentare la principale novità dei prossimi mesi in ambito previdenziale. Non si potrà quasi sicuramente parlare di una modifica alla Legge Fornero, ma molto probabilmente dell’introduzione di meccanismi di flessibilità in uscita, che consentiranno al lavoratore intenzionato ad accedere alla pensione prima del tempo di scegliere tra diverse alternative, che vedono in primo piano l’Ape e la Rita.
Ape: di cosa si tratta?
Pensioni flessibili ultime notizie: APE. Discutere di pensioni flessibili in queste settimane significa per forza di cose parlare di Ape, acronimo di Anticipo Pensionistico. Come è chiaro dal termine stesso, siamo davanti a un’opzione che si contraddistingue per la possibilità di richiedere un prestito a un istituto di credito o all’azienda stessa.
In questo modo il lavoratore che intende usufruire delle opzioni di flessibilità ha modo di avere un sostegno economico fino alla percezione dell’effettivo trattamento pensionistico. Sul suddetto assegno viene applicata una decurtazione a titolo di rimborso, che non ha nulla a che fare con le penalizzazioni.
Rita: tutte le informazioni
Il meccanismo di pensioni flessibili attualmente allo studio comprende anche la Rita. In questo caso l’acronimo corrisponde a Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Grazie a questo sistema, i nati trai 1951 e il 1953 potranno avere, a partire dal 2017, la possibilità di interrompere prima l’attività lavorativa attingendo alla rendita accumulata con i fondi di previdenza complementare.
In questo modo è possibile non intaccare eccessivamente l’assegno di pensione ordinaria, percepito una volta raggiunti i requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso al trattamento di anzianità.
In caso di richiesta del prestito a una banca, è bene ricordare che il piano di ammortamento potrà durare massimo 20 anni e che sarà garantito grazie a uno specifico contratto assicurativo.
Costi della flessibilità in uscita: tutte le informazioni
Analizzare la questione delle pensioni flessibili ultime notizie vuol dire prendere in considerazione i costi del meccanismo appena descritto. Secondo le prime stime si aggirerebbero attorno ai 500/600 milioni di euro. L’operazione, per i primi anni, sarebbe in ogni caso applicata su scala sperimentale.
Le incognite sull’intervento sono comunque diverse e una di queste riguarda i dipendenti pubblici e la calibratura delle penalizzazioni sugli assegni pensionistici. Si parla infatti di penalizzazioni praticamente nulle per i disoccupati di lungo corso, così come di decurtazioni importanti per i lavoratori di aziende in crisi e in particolare per coloro che decidono personalmente di anticipare l’uscita dal lavoro.
Tutto questo potrebbe incontrare la contrarietà dei sindacati, che nei giorni scorsi si sono seduti a un tavolo di lavoro con il Governo che, nella persona del ministro Poletti, ha comunque specificato che le decisioni saranno prese in maniera autonoma.