Pensioni e flessibilità: sperimentazione del part-time in uscita

Il nodo pensioni e flessibilità rappresenta un aspetto centrale nella discussione previdenziale ormai da diverso tempo. Le misure della flessibilità in uscita, attese come opzione risolutiva ai problemi frutto della Legge Fornero, è attesa da tempo. L’introduzione del part-time in uscita rappresenta il primo importante passo in merito.

Flessibilità: Poletti durante l’assemblea Rete Imprese Italia

Nel corso dell’Assemblea Rete Imprese Italia il ministro del lavoro Giuliano Poletti ha parlato del jobs act e del caso delle aziende che hanno utilizzato in maniera indebita gli sgravi fiscali del provvedimento. Tra i temi toccati dal titolare del dicastero è presente anche la questione pensioni e flessibilità e l’introduzione del part-time in uscita, che verrà introdotto in via sperimentale a partire dal 20 maggio.

Part time in uscita: non ci saranno penalizzazioni per tutti

La questione pensioni e flessibilità ha rappresentato un nodo importante per Poletti nel corso dell’assemblea di Rete Imprese Italia. Il ministro del lavoro ha affermato che non si può parlare di penalizzazioni globali del 3%, come è stato detto da diversi organi mediatici.

Mettere in atto un’operazione uguale per tutti è impossibile, in quanto ci sono soggetti che lavorano e persone in stato di disoccupazione.

Poletti: il Governo cerca soluzioni economicamente compatibili

Continuiamo a parlare di pensioni e flessibilità ricordando che, sempre nell’ambito dell’assemblea Rete Imprese Italia, Poletti ha dichiarato che il Governo è al lavoro su “soluzioni economicamente compatibili e socialmente eque”.

L’assemblea Rete Imprese Italia non è stata l’unica occasione che ha visto il titolare del dicastero del lavoro parlare del nodo pensioni e flessibilità. Poletti ha rilasciato dichiarazioni sull’argomento anche in un video messaggio inviato alla Giornata Nazionale della Previdenza, nel quale ha ricordato la già citata data del 20 maggio, che vedrà l’introduzione in via sperimentale del regime di part-time in uscita.

Sempre nello stesso messaggio video ha ricordato come la misura sia da configurare come interna alle logiche di costruzione di un nuovo welfare.

Flessibilità in uscita con il part-time: come funziona?

Per completare il quadro delle ultime novità relative a pensioni e flessibilità è bene dare qualche informazione sulle caratteristiche della misura che verrà introdotta a livello sperimentale il 20 maggio. Il part-time in uscita è riservato a soggetti titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che matureranno il diritto alla pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018.

Il piano prevede una riduzione dell’orario di lavoro compresa tra il 40 e il 60%, tutto questo  fronte di una retribuzione ridotta e dell’erogazione in busta paga di un importo esentasse che corrisponde all’ammontare dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

Perplessità arriva dalle sigle sindacali come la Uil, che vedono nella misura pochi vantaggi per le donne, per via dell’aumento dell’età pensionabile verificatosi negli ultimi anni.

 

Maggiori informazioni qui:
Ti è piaciuto l'articolo? Sei rimasto soddisfatto? Aiutaci a far crescere il portale clicca qui: