Pensioni chi ha diritto alla rivalutazione? Guida per il pensionato

Chiedersi pensioni chi ha diritto alla rivalutazione è molto importante per capire come funziona la situazione in ambito previdenziale. Iniziamo prima di tutto a dire che la rivalutazione delle pensioni, nota anche con il nome di perequazione, è un’operazione legata all’inflazione.

Cos’è la perequazione?

Prima di entrare nel dettaglio di pensioni chi ha diritto alla rivalutazione vediamo qualche dettaglio tecnico relativo alla perequazione. Questa operazione, a livello concreto, consiste nell’adeguamento dell’importo della pensione al costo della vita.

In questo modo si protegge il potere d’acquisto dei trattamenti previdenziali, a prescindere dal loro ammontare. I meccanismi relativi alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici sono stati oggetto di modifiche radicali negli ultimi dieci anni. Tra le più importanti è possibile ricordare il blocco triennale della perequazione per i trattamenti tre volte superiori al minimo Inps, stabilito dalla Legge Fornero e dichiarato incostituzionale nel 2015.

Rivalutazione delle pensioni: cosa è successo quest’anno?

Discutere di pensioni chi ha diritto alla rivalutazione significa anche analizzare la situazione particolare del 2016. Quest’anno, infatti, siccome il tasso d’inflazione relativo al 2015 è risultato pari allo 0,2%, la rivalutazione degli assegni pensionistici, per la prima volta nella storia, è stata pari a zero.

Questo problema è stato affrontato nel corso della redazione della Legge di Stabilità, che ha rimandato la rivalutazione delle pensioni di quest’anno al 2017, con la speranza di non dover avere a che fare con un dato negativo per quanto riguarda l’inflazione.

Rivalutazione pensioni e decreto Poletti: ecco cosa sapere

In merito a pensioni chi ha diritto alla rivalutazione è utile approfondire la situazione successiva alla sentenza della Consulta che ha decretato l’incostituzionalità del blocco delle perequazioni.

Questo pronunciamento, risalente alla primavera del 2015, è stato seguito dal varo di un decreto ad hoc che porta la firma di Giuliano Poletti e che ha stabilito un rimborso parziale delle somme bloccate in seguito al varo della Legge Fornero.

I beneficiari di trattamenti compresi tra le tre e le sei volte il minimo Inps si sono quindi visti accreditare una somma una tantum nel trattamento del mese di settembre 2015. Il Decreto Poletti contiene però anche specifiche relative alla rivalutazione automatica che, come sopra specificato, riprenderà nel 2017.

Decreto Poletti: ecco come funzionerà la rivalutazione automatica

Per avere un quadro completo della rivalutazione dobbiamo considerare che il Decreto Poletti prevede modifiche anche per il processo di perequazione automatica, che riprenderà nel 2017.

Quali sono le specifiche essenziali in merito? Cominciamo a elencarle ricordando la situazione dei beneficiari di un trattamento tre volte superiore al minimo Inps, caso in cui si parla di una rivalutazione del 100%. La perequazione scende al 40% per i trattamenti compresi tra le 3 e le 4 volte la pensione minima Inps. La soglia massima è il trattamento di sei volte superiore al minimo Inps, per i cui beneficiari è prevista una rivalutazione del 10%.

 

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