Pensioni Boeri Inps: allarme per la classe 1980

Per quanto riguarda pensioni Boeri Inps è fondamentale considerare le ultimissime dichiarazioni del Presidente dell’Ente, che ha lanciato un allarme importante sul futuro previdenziale dei nati nel 1980.

Boeri: i nati nel 1980 potrebbero lavorare fino a 75 anni

Le dichiarazioni pensioni Boeri Inps hanno riguardato in particolare i lavoratori nati nel 1980 che, secondo quanto affermato dal numero uno dell’Ente, potrebbero andare in pensione alla ragguardevole età di 75 anni.

A cosa è dovuto tutto questo? Al fatto che l’Inps ha individuato dei buchi nella storia contributiva dei nati in quell’anno. Il dito va puntato soprattutto verso i periodi di lontananza dal mercato del lavoro.

Inps Boeri: la flessibilità va introdotta il prima possibile

Tra i contenuti delle ultime dichiarazioni pensioni Boeri Inps è da ricordare anche uno spazio dedicato alla flessibilità in uscita che, secondo il bocconiano ai vertici dell’Ente, dovrebbe essere introdotta subito in quanto, considerando anche gli attuali livelli di disoccupazione, il rischio è quello di arrivare a una vera e propria generazione perduta.

Per entrare nel dettaglio della situazione contributiva discontinua di un lavoratore nato nel 1980 è necessario mettere in primo piano uno scenario base contraddistinto da una crescita del PIL pari all’1%. Se si tiene ferma la presenza di un buco di 10 anni nei versamenti i risultati sono decisamente sconfortanti in quanto parlano di assegni molto contenuti, pari a circa 750€ mensili per i lavoratori di sesso maschile.

Pensione: quando potranno andarci i nati nell’80 con contribuzione discontinua?

Continuando a discutere di pensioni Boeri Inps, è bene ricordare che la situazione sopra descritta protrae chiaramente la maturazione del diritto al trattamento pensionistico. Tenendo sempre fermo l’esempio del lavoratore nato nel 1980 con contribuzione discontinua, la possibilità di andare in pensione arriverebbe addirittura nel 2055.

Tracciando il quadro in questione il Presidente Inps Boeri ha affermato di non avere intenzione di terrorizzare, ma solo di mettere in primo piano l’importanza di una continuità contributiva.

Tito Boeri: ecco cosa ha detto all’Università Cattolica

Per quanto riguarda pensioni Boeri Inps è bene ricordare anche che il Presidente dell’Ente, ospite presso l’Università Cattolica in occasione della cerimonia di proclamazione, ha sottolineato anche che le cose stanno migliorando e che dal 2014 al 2015 è cresciuta l’incidenza numerica di trentenni assunti con contratti lavorativi a tempo indeterminato, passando dal 24,5 al 33,6%.

Questo incremento, sempre secondo quanto specificato dal numero uno dell’Inps, è il risultato degli sgravi fiscali e dell’introduzione del contratto a tutele crescenti, che hanno determinato, soprattutto alla fine del 2015, un aumento interessante del numero di occupati under30 a tempo indeterminato.

Il contro di questo scenario sono però i dati di gennaio e febbraio che, in seguito alla fine degli incentivi statali, mettono in primo piano un trend negativo.

 

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