Pensione minima Inps 2016: cos’è e come funziona

La pensione minima Inps 2016 è il trattamento minimo per la conduzione di una vita quotidiana dignitosa. Il suo ammontare cambia di anno in anno e per il 2016 è pari a 501,89€.

Integrazioni al trattamento minimo 2016: tutte le informazioni

Parlare di pensione minima Inps 2016 vuol dire prendere in considerazione anche l’eventualità del pensionato che percepisce una cifra inferiore. In questi casi scatta l’erogazione dell’integrazione al trattamento minimo, una misura che ha come principale obiettivo quello di garantire la conduzione di una vita quotidiana il più lontana possibile da condizioni di povertà.

Pensione minima: cosa sapere sull’integrazione

In caso di percezione di una cifra inferiore alla pensione minima Inps 2016 è fondamentale ricordare che l’erogazione dell’integrazione al suddetto trattamento risponde ad alcune regole specifiche. Quali sono? Ecco le più importanti:

  • L’integrazione al trattamento minimo non è legata a eventuali pensioni di reversibilità
  • L’integrazione al trattamento minimo non viene applicato in caso di trattamento calcolato con metodo contributivo

In caso di integrazione alle pensioni di invalidità - qualora queste dovessero risultare inferiori al trattamento minimo Inps - è necessario fare riferimento a regole specifiche.

Pensione minima Inps 2016: quali redditi considerare per il diritto all’integrazione

L’eventuale integrazione al trattamento di pensione minima Inps 2016 deve basarsi su specifiche regole che implicano anche la considerazione dei redditi utili per capire se si ha il diritto all’integrazione. Quali sono? Tutti i redditi assoggettabili IRPEF, quindi anche le rendite finanziarie legate alla sottoscrizione di conti deposito.

Non rientrano nel novero dei redditi utili a concorrere al diritto all’integrazione al trattamento minimo i redditi derivanti da immobili di proprietà, le pensioni di guerra, gli assegni di accompagnamento, tutti i sussidi erogati da enti pubblici e caratterizzati dalla mancanza di continuità.

Integrazione alla pensione minima Inps: come fare domanda

Concludiamo questa breve guida dedicata alla pensione minima Inps 2016 e all’integrazione al trattamento parlando delle modalità per richiedere l’accesso a questa agevolazione, che viene erogata appunto su richiesta.

La richiesta per l’accesso all’integrazione al trattamento minimo Inps può essere effettuata in diversi modi. Il primo consiste nel presentare domanda recandosi presso gli sportelli di qualsiasi sede Inps su territorio nazionale, mentre il secondo prevede la spedizione di una raccomandata A/R.

Fondamentale è ricordare che l’iscritto interessato ha la possibilità di fare riferimento ai numerosi patronati presenti sul territorio. Un ultimo aspetto che merita attenzione è infine la regola che prevede la necessità di attenersi a specifiche indicazioni sulla base della data di inizio della decorrenza del trattamento pensionistico.

Per le pensioni erogate fino al 31 dicembre 1993, ai fini del diritto all’integrazione al trattamento minimo, si considera per esempio solo il reddito del singolo pensionato, a prescindere dalla situazione del coniuge.

Per i trattamenti la cui decorrenza è iniziata tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 1994 si deve invece considerare la regola secondo la quale il reddito personale non deve risultare superiore al doppio del minimo Inps vigente per un determinato anno (se il pensionato è coniugato il limite massimo è il quintuplo del minimo Inps).

L’ultimo caso riguarda le pensioni erogate a partire dal 1° gennaio 1995, per le quali valgono le medesime regole sopra riportate e, in caso di pensionato coniugato, il limite del quadruplo del minimo Inps.

 

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