Pensione di reversibilità: di cosa si tratta e chi ne ha diritto

La pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale che viene erogata ai familiari superstiti del titolare di un trattamento pensionistico deceduto.

Reversibilità pensione: ecco a chi spetta

La pensione di reversibilità - nel caso di decesso di un soggetto ancora inserito nel mondo del lavoro si parla di pensione indiretta - può spettare alle seguenti categorie di persone:

  • Coniuge superstite: il coniuge superstite può aver diritto alla reversibilità della pensione anche se separato, a patto che sia beneficiario di un assegno di mantenimento con validità riconosciuta dal tribunale.
  • Coniuge divorziato: il coniuge divorziato può avere diritto alla reversibilità della pensione solo se beneficiario di assegno divorzile.
  • Figli: possono aver diritto alla reversibilità della pensione i figli dell’ex lavoratore deceduto, anche se adottivi o giudizialmente dichiarati. In questo novero rientrano pure i soggetti minorenni affidati al defunto da organi di competenza secondo quanto stabilito dalla legge.
  • Nipoti: i nipoti, anche se non formalmente affidati ai nonni, possono usufruire della pensione di reversibilità se risultano a carico finanziario al momento del decesso di uno dei due ascendenti.

Inps pensione: a chi va la reversibilità in mancanza di un coniuge

In caso di decesso del titolare di un trattamento pensionistico non coniugato e senza figli o nipoti, la pensione di reversibilità spetta ai genitori, a patto che abbiano un’età superiore ai 65 anni e che non risultino beneficiari di assegni pensionistici (fondamentale è che alla data di morte del pensionato risultino a suo carico finanziario).

In mancanza di coniugi, genitori o figli la reversibilità della pensione spetta ai fratelli e/o alle sorelle celibi e nubili del pensionato defunto, a patto che risultino inabili al lavoro, che non siano titolari di trattamenti pensionistici e che al momento del decesso del parente risultino a suo carico.

Pensione reversibilità: come presentare la domanda

La domanda per la pensione di reversibilità può essere presentata ricorrendo alle seguenti modalità:

  • Servizi telematici del portale ufficiale inps.it.
  • Contatto con il call center integrato attraverso il numero gratuito 803164.
  • Richiesta a patronati e intermediari Inps.

Per gli orfani minorenni è necessario che l’istanza sia presentata da chi si occupa della loro rappresentanza legale.

Calcolo pensione Inps: a quanto ammonta la reversibilità?

Ultimo ma non meno importante aspetto da considerare riguarda l’ammontare della pensione di reversibilità.

In base a quanto stabilito dalla Legge 335/95 il trattamento di reversibilità deve essere regolato tenendo conto delle seguenti percentuali:

  • Solo coniuge: 60% di quanto pagato al pensionato deceduto.
  • Solo un figlio: 70% di quanto pagato al pensionato deceduto.
  • Coniuge con un figlio oppure due figli senza coniuge: 80% di quanto pagato al pensionato deceduto.
  • Coniuge con due o più figli oppure tre o più figli senza coniuge: 100% di quanto pagato al pensionato deceduto.
  • Altri familiari diversi da coniuge, figli e nipoti: 15% di quanto pagato al pensionato deceduto.

 

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