Pensione di reversibilità al coniuge divorziato: come funziona

La pensione di reversibilità al coniuge divorziato è una prestazione economica la cui erogazione risponde a specifiche regole. Vediamo quali sono.

Pensione di reversibilità: il caso del coniuge divorziato

La pensione di reversibilità al coniuge divorziato è una prestazione che spetta legalmente nel caso in cui il coniuge superstite soddisfi specifici requisiti. Quali sono? Prima di tutto la necessità di non contrarre ulteriore matrimonio e di aver diritto, secondo quanto stabilito dal Tribunale, all’erogazione di un assegno divorzile.

Altro aspetto importante del quale tenere conto riguarda la data di inizio del rapporto di lavoro per cui si matura il diritto alla pensione, che deve essere anteriore a quella della sentenza di divorzio.

Pensione di reversibilità al coniuge divorziato: cosa succede se il defunto ha contratto altro matrimonio?

Le norme che regolamentano la pensione di reversibilità al coniuge divorziato prevedono delle peculiarità tecniche particolari, come per esempio il caso di nuovo matrimonio del defunto.

In questo caso l’ex coniuge titolare di un assegno divorzile ha la possibilità di ricevere la pensione di reversibilità? La risposta è affermativa e dipende dalla durata del rapporto matrimoniale (la quota del trattamento di reversibilità va infatti divisa tra il coniuge divorziato e quello legalmente sposato con il lavoratore defunto al momento del suo decesso).

Pensione di reversibilità: come vengono trattati i figli?

La pensione di reversibilità al coniuge divorziato non risposato e titolare di assegno divorzile viene erogata anche ai figli se questi soddisfano i seguenti requisiti:

  • Età inferiore ai 18 anni
  • Frequenza di un corso di studi nella scuola media inferiore
  • Carico finanziario sul genitore
  • Frequenza di un corso di studi universitario durante il quale non si svolge attività lavorativa (in questo caso è requisito vincolante un’età inferiore ai 26 anni)
  • Stato di handicap o disabilità

Pensione reversibilità novità: come potrebbero cambiare le cose nei prossimi mesi

Chi vuole informarsi sulla pensione di reversibilità al coniuge divorziato deve tenere presente che questa prestazione potrebbe essere soggetta a importanti modifiche nei prossimi mesi.

Al centro dell’attenzione in merito c’è infatti il disegno di legge 3594, approdato in Commissione Lavoro lo scorso 8 febbraio. Questo testo normativo prevede che le pensioni di reversibilità non siano più configurabili come prestazioni previdenziali ma come prestazioni assistenziali parametrate all’Isee (questo implica una diminuzione quantitativa del numero di beneficiari delle prestazioni in questione e l’effettiva perdita dei contributi versati dal lavoratore nel corso della sua carriera).

Secondo quanto specificato nella relazione che accompagna il disegno di legge - legato all’ultima Legge di Stabilità -          questi provvedimenti sono finalizzati al contrasto alla povertà.

Da parte del Ministro del Lavoro Poletti è arrivata una conferma della necessità di adottare misure ufficiali di contrasto alla povertà, dal momento che l’Italia è uno dei pochi Paesi europei che non prevede nessuna tutela di questa natura, soprattutto per le famiglie numerose.

 

Maggiori informazioni qui:
Ti è piaciuto l'articolo? Sei rimasto soddisfatto? Aiutaci a far crescere il portale clicca qui: