Pensione di inabilità e invalidità, come si calcola?

La pensione di inabilità e invalidità viene assegnata a persone che sono parzialmente o totalmente impossibilitate a svolgere un lavoro.

Si tratta di prestazioni previdenziali, ovvero legate ai contributi versati. In questo articolo, vogliamo spiegarvi le differenze tra le due, e mostrarvi come calcolare l'una e l'altra.

A chi spetta la pensione di inabilità e invalidità?

La pensione di inabilità spetta a persone totalmente e permanentemente impossibilitate a svolgere un'attività lavorativa.

Mentre quella di invalidità può essere assegnata solo a chi si trova ad avere una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo del normale.

Come si calcola la pensione di inabilità?

Per potersi candidare alla pensione di inabilità, bisogna aver maturato almeno cinque anni di contribuzione, di cui tre nei cinque anni immediatamente precedenti alla richiesta.

Per il calcolo, si procede come la normale pensione di vecchiaia: agli anni in cui i contributi sono stati effettivamente versati si aggiungono quelli che intercorrono tra la data di prestazione della domanda e la data del compimento dei sessant'anni di età. Questo bonus, però, non può essere maggiore di quarant'anni effettivi.

Come si calcola la pensione di invalidità?

Anche la pensione di invalidità, o assegno ordinario di invalidità, richiede un minimo di cinque anni di contributi versati, di cui tre nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda.

A differenza della pensione di invalidità, però, non prevede bonus, e sarà calcolata solo sugli anni di effettiva contribuzione: è per questo che le somme ricevute dagli invalidi sono spesso minori di quelle degli inabili.

Cosa succede se proseguo la mia attività lavorativa pur ricevendo una di queste pensioni?

La legge prevede che chi riceve la pensione di inabilità non possa perseverare in qualsivoglia attività lavorativa.

Se, invece, chi riceve l'assegno di invalidità continua a ricevere redditi da lavoro, vedrà solamente ridursi l'importo versato.

Entrambe le prestazioni non sono cumulabili con la rendita INAIL, ma la pensione di inabilità, al contrario di quella di invalidità, è reversibile ai superstiti: i famigliari del lavoratore deceduto potranno continuare a beneficiarne anche dopo la sua morte.

Cos'è la pensione privilegiata, e in cosa differisce da quella di inabilità e invalidità?

Gli aventi diritto alla pensione privilegiata sono persone che sono state costrette a cessare la propria attività lavorativa in seguito ad un infortunio avvenuto sul posto di lavoro.

Ci sono quindi delle differenze tra la pensione privilegiata e quella di inabilità e invalidità:

  • nel primo caso, la persona si trova a non poter più svolgere un lavoro con piena efficienza per un incidente avvenuto sul posto di lavoro stesso, nel secondo è impossibilitato per cause esterne al proprio impiego;
  • per ottenere la pensione privilegiata non è necessario avere maturato dei contributi, ma è sufficiente aver trascorso almeno una giornata sulla propria postazione;
  • la domanda va presentata entro cinque anni dal decesso o dalla cessazione del servizio, e anche in questo caso si tratta di una pensione reversibile.

 

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