Novità pensioni APE e calcolo pensione 2017

 

Con le principali novità sul prestito pensionistico APE e Ape social, il calcolo della pensione subisce, in questi casi una piccola rivoluzione dal 2017, ma cerchiamo di capire insieme cosa cambia.

Sono stati apportati correttivi importanti riguardo ai prossimi decreti legge che regolamenteranno le misure su Ape Social e pensione anticipata. Questi interventi puntano a far diventare l'uscita agevolata dal lavoro più favorevole rispetto a quello che viene previsto adesso, dando la possibilità ai soggetti che possiedono i requisiti di usufruire di un importante strumento come l'Ape Social nel caso di mestieri usuranti.

L'emendamento che per ultimo sta allargando il periodo da sei a sette anni di contributi il periodo necessario per vedersi riconosciuto lo status di attività usurante.

Il Governo Gentiloni ha aperto inoltre ad un aumento della finestra per presentare la domanda fino a 12 mesi di tempo, in modo da raggiungere in maniera più agevole i 6 anni di contributi continui che si rendono necessari in questi casi.

L'Ape Social per lavori usuranti ha però anche dei limiti che è importante conoscere, con la novità che in questa categoria vengono finalmente anche inclusi i lavoratori precoci rientranti nella quota 41. Una cosa che però ha fatto storcere il naso a molti è l'esclusione dei lavoratori autonomi da queste misure di ''scivolo pensionistico'', un'ennesima conferma di come questa particolare categoria di soggetti venga trattata alla stregua di una categoria di serie B.

Correttivi su quota 41 e pensione anticipata, quali sono

Le novità riguardanti l'Ape Social e la pensione anticipata riguardano anche i lavoratori che rientrano nella ormai famigerata quota 41. Il correttivo che è stato posto in analisi dall'Esecutivo è stato catalogato pure dai sindacati come un primo importante passo in avanti ma ancora non sufficiente: restano infatti esclusi da queste le procedure gli operai che operano nell'edilizia a causa di una notevole discontinuità a livello di versamenti contributivi che contraddistingue questo particolare settore rispetto ad altri.

I sindacati chiedono inoltre di raddoppiare la franchigia minima per i lavoratori precoci e quota 41 da 12 mesi a 24.

Non è stata invece prevista alcuna misura correttiva a favore dei disoccupati che hanno già esaurito gli ammortizzatori sociali conseguentemente alla scadenza di un contratto a tempo determinato.

E' importante tuttavia considerare quali sono le categorie che appartengono ai cosiddetti lavori usuranti, i cui soggetti appartenenti possono usufruire della pensione anticipata tramite Ape Social e quota 41.

Tra queste troviamo:

  • conduttori di macchinari mobili o di gru per lavori nelle costruzioni;
  • conciatori di pellicce e di pelli;
  • operai che lavorano nell'industria edile, nella manutenzione degli edifici e nell'industria estrattiva;
  • conduttori di camion, TIR e mezzi pesanti;
  • conduttori di mezzi ferroviari e personale di tipo viaggiante;
  • assistenti di persone non autosufficienti;
  • personale operante nel settore sanitario, infermieristico e nelle professioni ostetriche nel campo ospedaliero con orari suddivisi in turni vari;
  • insegnanti ed educatori di scuola dell'infanzia e di asili;
  • operatori nel settore dell'ecologia e altri separatori e raccoglitori di rifiuti;
  • personale addetto alla pulizia ed ai servizi collegati, non specializzato;
  • addetti allo spostamento ed al trasporto di merci, facchini ed assimilati.

Quali sono i decreti del Governo su quota 41 e Ape Social

Come ci ricorda Pensioni Economia Italia, i decreti che Palazzo Chigi sta per promulgare, oltre alle categorie di lavoratori indicate in precedenza, dovranno inoltre determinare quali saranno le caratteristiche dei lavori e quali dovranno essere i documenti che dovranno essere presentati in occasione della domanda di adesione ai benefici legati a quota 41, il prestito pensionistico APE  e Ape Social.

La norma che regola attualmente la materia compie una discriminazione che per l'ennesima volta separa i lavoratori dipendenti dai lavoratori autonomi che svolgono comunque una delle attività lavorative sopra elencate. Anche in questo caso si può assistere quindi ad un maggiore privilegio della prima categoria di lavoratori rispetto alla seconda.

In questo caso si stanno muovendo delle associazioni ma i sindacati sembrano non aver ancora recepito questa necessità da parte di questi imprenditori individuali.

Tornando ai lavoratori dipendenti, oltre ad appartenere ad una delle undici categorie precedentemente elencate, i soggetti di questa categoria dovranno avere svolto una di queste attività per 6 anni consecutivi a senza alcun tipo di interruzione.

Riguardo a questo specifico requisito il Governo in accordo con l'INPS, sta provando ad inserire un prolungamento di questo periodo di 12 mesi, definito anche franchigia, che dovrà permettere al soggetto lavoratore di aver lavorato in una mansione usurante in maniera costante per 6 anni nel periodo di 7 anni precedenti alla presentazione della richiesta di adesione al pensionamento anticipato attraverso Ape Social o quota 41.

La platea che potrà aderire a queste due possibilità potrà farlo a partire dal 1° maggio 2017 e tra i soggetti che la compongono sono inclusi non solo i licenziati ma anche i soggetti dimessi per giusta causa.

 

 

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