Indicizzazione pensioni: okay definitivo dal Senato

Dall’aula del Senato è arrivato l’ok definitivo al decreto d’indicizzazione pensioni, che dà attuazione ufficiale alla sentenza della Consulta che ha sancito l’incostituzionalità dell’articolo 24 della Legge Fornero e del blocco dell’adeguamento delle pensioni all’aspettativa di vita (il provvedimento ha coinvolto i beneficiari di trattamenti uguali e superiori al triplo della minima Inps).

Indicizzazione pensioni Inps: attesa per i rimborsi

C’è attesa per il rimborso dell’indicizzazione pensioni, che partirà come noto il 1° agosto, interessando solo parte dei pensionati coinvolti nel blocco dei trattamenti nel biennio 2012/2013.

Dai sindacati sono arrivate diverse proteste per questa una tantum, e richieste di ristabilire il montante pensionistico in essere, aumentando l’entità finanziaria degli assegni mensili.

Indicizzazione pensioni ultime notizie: ecco quanto pesa il decreto sul bilancio

Quanto pesa sul bilancio statale il decreto sull’indicizzazione pensioni? I costi per il 2015 sono pari a 2,2 miliardi di euro. Come sono stati coperti? Con un aumento del debito pubblico, che è passato dal 2,5 al 2,6% del Pil.

In caso di aderenza letterale alle indicazioni della sentenza, sarebbe stata necessaria una copertura di 17,5 miliardi di euro.

Indicizzazione pensioni 2015: come funziona il meccanismo di rivalutazione?

Per capire meglio il decreto inerente l’indicizzazione pensioni è utile osservare come funziona il nuovo meccanismo di rivalutazione a fasce.

Per il biennio 2012/2013 saranno rivalutate al 100% le pensioni pari al triplo del trattamento minimo Inps, al 40% quelle comprese tra il triplo e il quadruplo, al 20% quelle tra il quadruplo e il quintuplo.

Saranno invece soggetti a una rivalutazione al 10% i trattamenti pensionistici compresi tra le cinque e le sei volte il minimo Inps. Non è infine previsto alcun meccanismo di rivalutazione per le pensioni superiori a sei volte la minima Inps.

Indicizzazione pensioni: cosa sapere sul montante contributivo

Le novità sull’indicizzazione pensioni comprendono anche cambiamenti al montante contributivo, che non potrà essere inferiore a 1. Le coperture per l’appena ricordata modifica arriveranno dal Fondo per interventi strutturali di politica economica.

Nel decreto approvato dal Senato sono presenti anche misure inerenti il Tfr, con l’obiettivo di avvantaggiare i datori di lavoro che non hanno intenzione di versarlo immediatamente con risorse proprie.

Tornando all’ambito delle pensioni è bene ricordare che, nel corso dell’esame parlamentare, sono state inclusi nel decreto dei vantaggi previdenziali dedicati ai lavoratori in mobilità, che possono usufruire dei medesimi privilegi concessi ai lavoratori esposti all’amianto.

Nel testo del decreto, che ha stanziato anche 290 milioni di euro per i contratti di solidarietà (aumentando la spesa iniziale di 70 prevista per il 2015), è stato anche risolto il nodo della rivalutazione negativa subita dagli assegni pensionistici in seguito alla riduzione del Pil avvenuta nel 2014.

 

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