I prestiti per pensionati sono formule di finanziamento a cui possono accedere tutti coloro che percepiscono una pensione. Si tratta di forme di credito che negli ultimi anni sono state caratterizzate da una forte ascesa sia perché, rispetto al passato, si è allungata la vita media sia per le agevolazioni e i vantaggi rispetto anche ai finanziamenti rivolti ai lavoratori dipendenti. Ciò si verifica grazie alle convenzioni stipulate tra enti previdenziali e banche.
Una delle soluzioni più adottate e frequenti sul mercato è quella della cessione del quinto della pensione: la rata di finanziamento viene trattenuta mensilmente direttamente sul cedolino della pensione e non può superare un quinto, ossia il 20%, dell’importo netto. Questa tipologia di finanziamento è regolamentata dall'articolo 13-bis della legge del 14 maggio 2004 del Ministero dell'Economia e delle Finanze, pubblicato l'8 febbraio 2007. Non ci sono limiti di età per accedere a questa forma di prestito, che può presentarsi “in veste” diversa da un istituto all’altro.
Alcuni enti erogatori di credito hanno fissato, infatti, come limite i 75 anni di età, altri invece 80. Ma ci sono anche altri che hanno fissato un tetto più alto. Una delle formule più note di cessione del quinto per pensionati è poi sicuramente quella erogata dall’Inpdap, confluita da qualche anno nell’Inps. I prestiti Inpdap per i pensionati si rivolgono agli ex lavoratori (oltre che a tutti i dipendenti statali) che hanno svolto un impiego nel settore pubblico.
Si tratta di finanziamenti regolati da criteri molto rigidi di accettazione, ma al contempo prevedono anche enormi vantaggi sia per quanto riguarda i tassi di interesse che per altre agevolazioni, sempre economiche, ad essi collegati.
Come funziona la cessione del quinto Inpdap nel 2015? Il pensionato, come negli anni passati, chiede un prestito all'istituto di credito, ma è l’Istituto di previdenza a pagare le rate, trattenendole direttamente dal cedolino della pensione. Il soggetto, beneficiario del finanziamento, non dovrà avere alcun pensiero in merito al rimborso, né preoccuparsi di bollettini postali e bancari. L’intero procedimento avverrà automaticamente. Grazie a convenzioni stipulate dagli istituti previdenziali con le banche, i pensionati possono beneficiare inoltre di tassi di interesse vantaggiosi.
Per fare richiesta di un prestito, il soggetto pensionato dovrà presentare alla banca una serie di documenti per dimostrare la situazione economica e garantire il pagamento dell’importo totale. In questa sede sarà calcolata la quota cedibile e saranno forniti come documenti: la carta di identità, il codice fiscale, il tesserino sanitario, l’ultimo modello del Cud completo e il certificato di pensione.
Un aspetto importante, che non va trascurato, è l’iscrizione obbligatoria alla gestione delle prestazioni creditizie sociali, ma anche essere pensionato della pubblica amministrazione, aver versato i contributi previdenziali, essere residente italiano e si dovrà sottoscrivere una polizza rischio- vita. La cessione del quinto Inpdap – Inps per pensionati prevede un'erogazione diretta quando è l’Istituto stesso a finanziare direttamente la somma sul conto corrente bancario del beneficiario.
Si parla, invece, di erogazione indiretta se sono altri enti finanziari ad erogare il capitale richiesto. In questa ultima circostanza le politiche di rischio, le condizioni e i necessari requisiti e documentazione sono differenti e cambiano a discrezione dell'Istituto Finanziario che dispone la somma.