Di cosa parliamo quando nominiamo l'Enpam quota B? Approfondiamo il tema con qualche informazione utile per chi esercita la professione medica.
Contributo al fondo della libera professione: cosa è e come si paga
L'Enpam quota B costituisce una delle due gestioni separate che fanno riferimento all'Enpam, la fondazione che si occupa della previdenza di chi esercita la professione di medico od odontoiatra. Le entrate che formano la quota B sono costituite dalle seguenti voci:
- Contributi obbligatori versati dagli iscritti
- Versamenti effettuati dagli iscritti a titolo di riscatto degli anni di studio
- Proventi dei vari investimenti
- donazioni
Per rientrare nell'obbligo di pagamento della quota B è necessario soddisfare alcuni requisiti, in primis l'iscrizione all'albo professionale.
Contributo al fondo della libera professione: a quanto ammonta?
L'ammontare dell'Enpam quota B è calcolato in base ai dati riportati sul modello D, sul quale vengono riportati tutti i redditi derivanti da esercizio della libera professione, da contratti a progetto, da esercizio di incarichi di amministrazione di società, da attività di ricerca in campo sanitario. Tra i redditi non assoggettati è possibile ricordare quelli derivanti da assegni di ricerca e dottorato e i compensi percepiti per la partecipazione a corsi di specializzazione.
Gli iscritti all'Enpam che contribuiscono ad altre forme di previdenza obbligatorie, compresi i fondi speciali Enpam, possono fare richiesta per essere ammessi alla contribuzione ridotta. L'ammontare della quota B è pari al 2% sul reddito annuo fino a 85.000 euro, e all'1% su quanto eccede tale limite, di cui solo lo 0,50% calcolabile ai fini pensionistici.