Orientarsi tra le prestazioni economiche messe a disposizione dall’Inps è molto importante. Tra le opzioni da prendere in considerazione in merito è possibile includere le domande relative a come richiedere pensione di accompagnamento.
Indennità di accompagnamento: informazioni tecniche
Documentarsi su come richiedere pensione di accompagnamento è utile, ma lo è altrettanto informarsi sulla natura di questa prestazione economica.
La suddetta è regolamentata dalla legge 18/1980 ed è riservata a invalidi civili residenti in territorio italiano che, per motivi di salute, si trovano impossibilitati a deambulare e hanno quindi bisogno di essere assistiti nello svolgimento degli atti quotidiani.
I requisiti per l’indennità di accompagnamento: ecco i principali
Prima di capire come richiedere pensione di accompagnamento è necessario considerare i requisiti principali per l’accesso. Tra questi non sono presenti riferimenti riguardanti l’età. Da ricordare è però il fatto che la pensione di accompagnamento può essere richiesta da cittadini italiani residenti in Italia, da extra comunitari con permesso di soggiorno e da cittadini comunitari, a patto che risultino residenti in Italia.
Per ottenere il diritto all’erogazione della pensione d’invalidità è necessario vedersi riconosciuta un’invalidità al 100%. Concorrono ai requisiti anche l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di una terza persona, così come quella di compiere autonomamente gli altri atti necessari alla conduzione di una vita quotidiana serena e soprattutto sicura.
Gli unici casi in cui l’età ha un ruolo nella richiesta della pensione di accompagnamento riguardano i minorenni e gli over 65. In queste situazioni, infatti, si considera come riferimento gli atti quotidiani che una persona normodotata è in grado di compiere a una determinata età. Questo avviene perché non è possibile considerare la riduzione della capacità lavorativa.
A quanto ammonta l’indennità di accompagnamento?
Altro tassello da chiarire prima di capire come richiedere pensione di accompagnamento riguarda l’ammontare dell’indennità.
Per l’anno 2016 si parla di 512,34€ per 12 mensilità. Questa prestazione, al pari di tutti gli altri trattamenti assistenziali erogati dall’Inps, è esente dall’Irpef. A livello tecnico non è quindi definibile come pensione.
Richiesta dell’indennità di accompagnamento: l’iter da seguire
A questo punto possiamo approfondire la questione come richiedere pensione di accompagnamento. L’iter da seguire prevede innanzitutto l’accertamento dei requisiti medici, che deve essere effettuato da un’apposita commissione Asl.
In seguito alla visita viene emesso un verbale, che viene esaminato dall’Inps e validato. In alcuni casi può essere richiesta un’ulteriore visita.
Al riconoscimento dell’invalidità segue la richiesta di altri documenti, attestanti per esempio l’assenza di ricovero ospedaliero.
Un aspetto che è importante approfondire riguarda la cumulabilità dell’indennità di accompagnamento. La suddetta prestazione non è cumulabile con indennità di guerra o con pensioni erogate in seguito a sopraggiunta invalidità per incidente sul posto di lavoro.
Risulta invece cumulabile con la pensione di inabilità civile, che viene erogata controllando i requisiti reddituali.