Per avere le idee più chiare sulle caratteristiche del mercato del lavoro è necessario informarsi su come funzionano i voucher, i buoni lavoro che regolarizzano la remunerazione del lavoro occasionale accessorio.
Dove si acquistano i buoni lavoro
La prima cosa da considerare quando si discute di come funzionano i voucher riguarda i luoghi dove si possono acquistare.
I datori di lavoro hanno la possibilità di acquistarli in tabaccheria, ma anche presso gli sportelli delle banche popolari, in posta o presso gli sportelli delle sedi INPS dislocate sul territorio italiano.
I voucher per la retribuzione del lavoro occasionale accessorio possono avere un valore nominale compreso tra i 10 e i 50€.
Buoni lavoro: ecco quanto viene dato al lavoratore
Un aspetto essenziale per capire bene come funzionano i voucher riguarda il trattamento fiscale dei suddetti buoni.
Per inquadrare il tutto consideriamo come esempio il caso del voucher da 10€. In questo caso il prestatore di lavoro occasionale percepisce 7,50€, mentre il 7% del valore nominale del buono lavoro va all’INAIL.
All’INPS – per la precisione alla Gestione Separata – viene versato il 13% del valore nominale lordo. Il restante 5% è a titolo di compenso per il concessionario.
Da non dimenticare sono anche le commissioni, che corrispondono a 1,50€ e che vanno versate al momento dell’acquisto del buono lavoro.
Come e quando si possono incassare i buoni lavoro?
Continuiamo a parlare di come funzionano i voucher specificando che i prestatori di lavoro occasionale hanno la possibilità d’incassarli entro i 24 mesi dalla loro emissione.
Per incassare i buoni lavoro per la retribuzione del lavoro occasionale si può andare in posta oppure procedere online tramite l’INPSCard. L’incasso delle somme dovute in seguito alla prestazione di lavoro occasionale accessorio può essere concretizzato anche presso le banche e le tabaccherie autorizzate.
In quest’ultimo caso il lavoratore ha la possibilità di riscuotere la somma dal secondo giorno successivo al termine della prestazione fino a un anno dall’emissione del voucher.
Chi può utilizzare i buoni lavoro per la retribuzione del lavoro accessorio occasionale?
L’ultimo punto da sviscerare per inquadrare bene come funzionano i voucher riguarda i soggetti che hanno la possibilità di pagare prestazioni di lavoro occasionale tramite i suddetti buoni.
I datori di lavoro appena citati possono essere famiglie, enti senza fini di lucro, le imprese familiari, i soggetti che agiscono senza scopi imprenditoriali, gli imprenditori agricoli, i committenti pubblici.
I beneficiari dei voucher – ossia i soggetti che possono prestare lavoro occasionale accessorio, possono essere pensionati, studenti che lavorano in un periodo di vacanza dagli impegni accademici, cassaintegrati, titolari di disoccupazione NASPI, lavoratori part-time, lavoratori autonomi, dipendenti sia pubblici sia privati, extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno rilasciato anche per motivi di studio.
Concludiamo ricordando che con il Jobs Act il limite di compensi annui rilasciabili tramite voucher è aumentato da 5.000 a 7.000€.