Coltivatori diretti pensione: come accedere al cumulo contributivo

Pensione per i coltivatori diretti 2016

Non tutti i coltivatori diretti possono usufruire del nuovo cumulo contributivo per ottenere la pensione di vecchiaia. È quanto emerge dal messaggio 7145/2015 pubblicato il 25 novembre 2015 dall’Inps.

Il cumulo contributivo è infatti di una misura pensata per valorizzare le contribuzioni versate nei Fondi di previdenza obbligatoria al fine di accedere al trattamento previdenziale senza subire decurtazioni dell’assegno.

Opzione che però non può essere esercitata dai lavoratori in possesso di una contribuzione complessiva, ossia la somma dei versamenti di Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi, che determini autonomamente il diritto alla pensione di vecchiaia.

Situazione che dunque riguarda da vicino commercianti, artigiani e coltivatori diretti, ossia le categorie di lavoratori cui si riferiscono le Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi dell’Inps.

Va precisato che il cumulo contributivo non può essere esercitato nemmeno nel caso in cui sussistano ulteriori contributi esterni alle predette gestioni, ad esempio versamenti nella Gestione separata Inps o in una delle gestioni sostitutive o esclusive dell'AGO.

Coltivatori diretti Inps: quando è possibile usufruire del cumulo contributivo

L’articolo 1, comma 239, della legge 228/2012 ha introdotto a partire da gennaio 2013 un nuovo istituto di cumulo che consente agli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria di cumulare periodi di contribuzione non coincidenti ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia.

La possibilità di cumulare i versamenti è accessibile solo per chi richiede una

pensione di invalidità o di vecchiaia e per i superstiti di lavoratori dipendenti, autonomi, o iscritti alla gestione separata o a forme sostitutive dell’assicurazione obbligatoria.

La disposizione trova dunque applicazione nell’ipotesi in cui i richiedenti non abbiano maturato il diritto al trattamento previdenziale in una delle suddette gestioni. Detto ciò, per il soggetto in possesso di contribuzione autonoma e dipendente, il raggiungimento del diritto alla pensione viene definito tenendo conto dei criteri definiti dalla legge 613/1966.

Coltivatori diretti contributi: il cumulo per la pensione di inabilità

Tale legge stabilisce infatti la possibilità di cumulare i periodi di contribuzione versati nella Gestione istituita con quelli coperti da contribuzione nell’assicurazione generale obbligatoria, nonché con quelli relativi a attività autonome soggette all’obbligo assicurativo per vecchiaia, invalidità e superstiti.

Per conseguire la pensione di inabilità invece vi sono due strade possibili:

  • se il lavoratore è titolare di contributi versati solo nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti e nelle gestioni autonome, la prestazione viene liquidata dalla gestione autonoma, in applicazione della legge n. 613 del 1966.
  • Se invece il richiedente possiede contribuzioni presso le altre gestioni indicate nella legge n. 228, sarà possibile applicare il cumulo contributivo previsto.

 

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