Informarsi sulle prestazioni economiche erogate dall’INPS è fondamentale per non incontrare problemi in caso di particolari necessità. In questo quadro è necessario considerare anche la questione chi percepisce pensione di invalidità può lavorare.
Trattamento d’invalidità: informazioni tecniche
Prima di entrare nel vivo della risposta alla domanda chi percepisce pensione di invalidità può lavorare vediamo le caratteristiche principali del trattamento.
La pensione di invalidità è una prestazione economica erogata dall’INPS e destinata a quei contribuenti che, per via di una patologia di natura fisica o mentale, si trovano impossibilitati a svolgere un’attività lavorativa e a provvedere al proprio sostentamento quotidiano.
In alcuni casi la pensione di invalidità può essere erogata contestualmente all’indennità di accompagnamento.
Quali sono i requisiti per accedere al trattamento d’invalidità?
Un altro punto che vale la pena approfondire prima di entrare nel dettaglio di chi percepisce pensione di invalidità può lavorare sono i requisiti da soddisfare per l’erogazione del trattamento.
Ecco i più importanti.
- Malattia invalidante individuata ufficialmente e percentuale d’invalidità compresa tra il 74 e il 100%.
- Età del richiedente compresa tra i 18 e i 65 anni. I soggetti di ambo i sessi di età superiore devono fare riferimento ad altre tipologie di trattamento.
- Possesso di un reddito, in base al quale viene regolato l’importo della pensione.
L’ultimo punto di questo elenco ci aiuta a capire che sì, chi percepisce un trattamento d’invalidità ha la possibilità di lavorare.
A quanto ammonta il trattamento di invalidità?
Dopo aver chiarito che chi percepisce pensione di invalidità può lavorare vediamo a quanto ammonta il suddetto trattamento.
Ai contribuenti con un’invalidità riconosciuta al 100% spetta un assegno mensile che, come sopra specificato, è rapportato al reddito. Le regole in vigore per l’anno 2016 prevedono che l’assegno sia erogato nella sua totalità nei casi in cui il reddito del richiedente non risulta superiore a 16.532,10€.
Lo stesso vale se il richiedente risulta ricoverato presso un istituto ospedaliero pubblico, che provvede chiaramente al suo sostentamento.
Sulla base delle tabelle Inps è possibile capire che ci sono differenze tra i trattamenti erogati agli invalidi coniugati e quelli versati agli invalidi soli.
Come presentare la domanda per il trattamento di invalidità?
Sappiamo che chi percepisce pensione di invalidità può lavorare. A questo punto entriamo nel dettaglio delle modalità di presentazione della domanda.
La suddetta può essere inoltrata via web tramite il sito ufficiale INPS o avvalendosi dell’ausilio dei CAF sul territorio.
Il richiedente, prima di procedere con l’invio della domanda, deve contattare un medico certificatore INPS e perfezionare la documentazione inerente il suo stato d’invalidità.
L’invio dei suddetti documenti all’INPS è compito del medico, che deve trasmetterli all’Ente per via telematica.
Il tutto si conclude con la convocazione da parte della commissione medica ASL che, in seguito a una visita, certifica l’invalidità dichiarata dal medico.