Ultime notizie riforma pensioni: flessibilità in uscita e precoci

Le ultime notizie riforma pensioni sono state recentemente chiarificate dai Ministri Padoan e Poletti. Ecco che cosa hanno detto.

Pensioni: nella Legge di Stabilità norme sulla flessibilità in uscita

Nella prossima Legge di Stabilità saranno contenute specifiche normative sull’implementazione della flessibilità in uscita.

Le ultime notizie riforma pensioni parlano soprattutto di questo punto, la cui importanza è stata sottolineata dal Ministro dell’Economia Padoan, che ha specificato l’intenzione di modificare la Legge Fornero senza però stravolgerne l’impianto, riuscendo così a venire incontro a quei lavoratori che hanno subito penalizzazioni eccessive dalla riforma del 2011.

Pensioni news: ecco cosa ha detto Poletti sulle modifiche alla Fornero

Le dichiarazioni di Giuliano Poletti sono sempre al centro dell’attenzione quando si discute di ultime notizie riforma pensioni. Il titolare del dicastero del lavoro ha affermato che modificare la Legge Fornero è un’operazione non facile, ma necessaria per trovare un equilibrio tra la situazione della finanza pubblica e i vincoli da rispettare con l’Europa.

Quali linee si seguiranno per concretizzare gli interventi di miglioramento?

Novità pensioni: per la flessibilità in uscita focus sulla proposta Damiano-Baretta e sulla legge delega Sacconi

Secondo quanto esplicitato dal responsabile economico del Pd Filippo Taddei, la flessibilità in uscita verrà migliorata con un intervento organico, che si concentrerà sull’aspetto dei contributi.

Tra i punti caldi riguardanti le ultime novità riforma pensioni è infatti presente anche la questione dell’estensione del calcolo contributivo ai trattamenti pensionistici dei lavoratori di entrambi i sessi. In questo modo si avrebbe però una decurtazione pari a circa il 25/30% della somma totale percepita ogni mese dai cittadini in pensione.

Per implementare la flessibilità in uscita si andrà probabilmente a considerare una sintesi tra la proposta Damiano-Baretta e la legge delega Sacconi.

Nel primo caso si considera la Quota 97, che prevede la possibilità di andare in pensione a 62 anni a fronte del perfezionamento di almeno 35 anni di contributi.

Nel secondo, invece, si prende in esame una pensione flessibile con i medesimi requisiti di età e di anzianità contributiva, ma con penalizzazioni fino all’8% e con vantaggi per le lavoratrici madri, possibilità di scegliere il part time in caso di raggiungimento dell’età pensionabile e ulteriori benefici per chi assiste familiari non autosufficienti.

Pensioni ultime notizie: per i precoci favorita la Quota 41

Il nodo dei lavoratori precoci è un altro punto caldo nell’ambito delle ultime notizie riforma pensioni.

La struttura della proposta Damiano-Baretta non ha incontrato molti pareri positivi in questo comparto, in quanto comporterebbe un eccessivo accumulo di anni contributivi, in alcuni casi superiore ai 50.

Per chi ha iniziato a lavorare in giovanissima età - anche prima dei 18 anni - la principale ipotesi in campo è la Quota 41, un’opzione salutata da non pochi commenti favorevoli che prevederebbe la possibilità di lasciare il lavoro una volta perfezionati 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

 

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