Prepensionamenti statali: staffetta generazionale nella PA

L'ambito previdenziale si sta concentrando molto sulla questione rimborsi pensioni, ma anche il tema prepensionamenti statali tiene banco, grazie a diverse proposte di emendamento alla riforma della PA.

Prepensionamenti: staffetta generazionale obiettivo principale

Già l'anno scorso il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia aveva presentato l'idea di favorire la staffetta generazionale nella PA grazie al prepensionamento dei soggetti più anziani - quelli a cui mancano 1/2 anni alla pensione - e all'assunzione di giovani neolaureati. La proposta venne però bocciata per mancanza di risorse finanziarie.

L'emendamento proposto dal senatore delle autonomie Hans Berger prevede uno schema molto simile, con possibilità di scelta tra pensionamento anticipato o part time (il tutto a discrezione del lavoratore e dell'ente). I prepensionamenti statali non avrebbero la possibilità di essere revocati in alcun modo.

Part time pubblico impiego: il nodo dei contributi

La proposta presentata dal senatore Hans Berger si contraddistingue per un particolare che riguarda nello specifico i lavoratori che decidono di optare per il part time, che si troverebbero costretti a versare autonomamente parte dei contributi mensili destinati al fondo pensione. Per un dipendente pubblico che guadagna 2000€ lordi questa cifra si aggirerebbe tra i 300 e i 350€ e rappresenterebbe la differenza di contribuzione tra il tempo pieno e il part time.

Prepensionamento dipendenti pubblici: l'opzione degli esuberi

Esiste un'ulteriore possibilità per regolamentare i prepensionamenti statali. Si tratta di un'alternativa che prevede che gli enti della pubblica amministrazione dichiarino una situazione di esubero, avendo così la facoltà di collocare in pensione anticipata quei lavoratori in eccedenza che abbiano raggiunto i 40 anni di contributi a prescindere dall'età o che siano arrivati alla Quota 97, data dalla somma tra 62 anni di età e 35 anni di contributi perfezionati.

Questa misura, la cui introduzione risale alla normativa precedente la Legge Fornero, è stata richiamata in una circolare del Ministro Madia relativa alla gestione degli esuberi - circa 20.0000 - dei lavoratori degli enti provinciali.

Pensioni pa: quanti sono i lavoratori coinvolti?

Quanti sono i lavoratori coinvolti nelle misure di ricambio generazionale nella PA? I prepensionamenti statali quante persone potrebbero riguardare? Il numero complessivo di lavoratori impiegati nella pubblica amministrazione in Italia supera i 3 milioni d'individui, la maggior parte dei quali legati al mondo della scuola, dove il ricambio generazionale potrebbe comprendere più di 120.000 lavoratori.

Le misure che hanno cancellato il trattenimento in servizio consentono all'ente di risolvere il contratto con il lavoratore anche se questi, a fronte del perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia (42 anni e 6 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi di contributi per le donne), non ha ancora raggiunto i  62 anni di età.

In questo caso non varrebbero però le penalizzazioni previste dalla Legge Fornero sugli assegni percepiti da chi opta per il pensionamento anticipato prima del compimento dei 62 anni. Il trattenimento in servizio rimane in vigore fino alla fine del 2015 unicamente per i magistrati.

 

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