Pensioni uscita flessibile: ecco le mosse del Governo

Il nodo pensioni uscita flessibile è al centro dell’attenzione da diverso tempo, in quanto si attende un cambio di passo che risolva le criticità portate a galla dalla Legge Fornero.

Flessibilità in uscita: iniziato il tavolo di confronto tra governo e sindacati

Le sigle sindacali sono da tempo in prima linea per chiedere concretezza relativamente alla questione pensioni uscita flessibile. Alla fine del 2015, le principali sigle sindacali del Paese, hanno costituito una piattaforma unitaria con l’obiettivo di rendere più chiare le richieste da presentare all’esecutivo.

Dopo una recente manifestazione a Roma, nel corso della quale sono state avanzate richieste specifiche relative all’estensione del bonus di 80€ anche ai pensionati e all’introduzione di una flessibilità in uscita equa dal punto di vista delle penalizzazioni, la giornata del 24 maggio è da ricordare come un punto di arriva importante, in quanto corrisponde con l’apertura di un tavolo di lavoro tra Governo – rappresentato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti – e sindacati.

Pensioni flessibili: ecco cosa ha detto Poletti

Commentando l’incontro con i sindacati, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha parlato di pensioni uscita flessibile affermando che il Governo ha intenzione di esaminare le proposte messe in campo senza pregiudizi e che quello del 24 maggio costituisce il primo tra più incontri.

Dal titolare del dicastero del lavoro sono arrivate chiarificazioni in merito a quelli che saranno gli unici vincoli al miglioramento della situazione previdenziale, ossia quelli relativi al bilancio. Sempre da Poletti sono arrivate informazioni sui prossimi incontri, che vedranno l’apertura di due tavoli di lavoro distinti, uno dedicato alla previdenza e uno incentrato sulle politiche del lavoro.

Pensioni: ecco cosa chiedono i sindacati

Nella piattaforma unitaria costituita a fine 2015, Cgil, Cisl e Uil avanzano richieste relative a pensioni uscita flessibile, chiedendo di concederla a tutti a partire da un’età minima pari a 62 anni. Tra gli altri punti spicca la richiesta d’introduzione della pensione anticipata a 41 anni di contributi a prescindere dall’età senza alcun tipo di penalizzazione sull’assegno percepito mensilmente.

Incontro Governo - sindacati: quali esiti?

Il primo incontro tra Governo e sindacati incentrato sulle richieste relative a pensioni uscita flessibile si sarebbe concluso in maniera molto positiva. Conferme in merito sono arrivate ai media anche da parte dei principali esponenti delle sigle, che hanno parlato di una partenza con il piede giusto, nonostante, a quanto pare, ci sia stata un’analisi sommaria dei temi senza un approfondire per esempio l’ambito pensionistico.

Anche Susanna Camusso ha espresso parere positivo su questo incontro, affermando che si tratta della prima volta che il Governo sceglie di discutere direttamente di temi come pensioni e lavoro. Nonostante questo non è comunque da escludere lo sciopero in quanto, come ricordato dalla Camusso stessa, solo “quando avremo le risposte vedremo se saranno necessarie iniziative di lotta”.

 

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