Pensioni novità oggi, frenata di Renzi: la riforma pensioni è rimandata al 2016

Pensioni novità: brutte notizie per il 2015

Renzi frena all’ultimo miglio. Il Presidente del Consiglio ha annunciato in diretta nazionale (domenica 11 ottobre su Rai Tre) che la prossima Legge di Stabilità non conterrà alcuna modifica al sistema pensionistico. E’ un annuncio sorprendente, dal momento che di un allentamento delle condizioni “previdenziali” si è parlato per tutto il 2015, in una prospettiva di flessibilità che appariva fattibile non solo all’Inps, ma anche al Governo, preso come sempre dalle questioni di bilancio.

Quali sono le pensioni novità oggi, stando a quanto ha detto Matteo Renzi? Il premier ha lamentato problemi di numeri, “che non sono chiari”. Alla luce di ciò, è stato deciso di rimandare tutto al 2016. Insomma, la situazione evidentemente non è stata studiata a dovere, permangono dubbi circa le coperture e il rischio di aggirare i vincoli di bilancio (che si verificherà ugualmente, ma senza particolari eccessi).

L’unica nota positiva è che il premier non ha accantonato l’idea di un deciso ritocco al sistema pensionistico, sebbene l’abbia comunque rimandato alle classiche calende greche.

Pensioni novità oggi 2015, saltano anche le opzioni "quote"

Con una sola dichiarazione, va in fumo un dibattito che si è declinato anche con toni molto accesi e che ha visto dialogare apertamente, nel corso del 2015, il Governo, l’Inps e le parti sociali. Un dialogo necessario: la riforma Fornero ha creato varie sacche di disagio, per giunta a un livello molto esteso (non è stata attaccata una categoria in particolare, gli effetti si sono verificato in modo trasversale).

Le ipotesi che erano in campo, e che suggerivano un percorso legislativo ben definito, prevedevano l’istituzione delle quote. La quota 100, per esempio, avrebbe consentito ai lavoratori di andare in pensione a 66 anni di età e 34 anni di contributi, o a 68 anni di età e 32 di contributi e così via. Si era pensato anche a quote inferiori, come la 97 o la 95.

Pensioni novità 2016: le prospettive

Di tutto questo, nelle dichiarazioni più recenti di Matteo Renzi, non c’è traccia. L’identikit della prossima riforma sulle pensioni tratteggiato da Renzi è molto preciso dal un lato, ma fumoso dall’altro.

Stando alle pensioni novità oggi, cosà prevedrà l’ipotetica riforma 2016? In primo luogo, sarà un intervento a costo zero per lo Stato. Secondariamente dovrà sì consentire ai lavoratori di andare in pensione con qualche anno di anticipo, ma a costo di pesanti tagli sull’assegno.

Insomma, chi va prima in pensione, ha una pensione più bassa. D’altronde, se si intende varare una riforma senza alcun esborso per le Casse dello Stato, questa è una scelta obbligata. Obbligata, ma che certo non piacerà agli italiani.

 

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