Pensione senza contributi versati: ecco chi può riceverla

Ricevere la pensione senza contributi versati è possibile? Il caso di chi svolge lavori di cura dell’ambiente domestico senza percepire retribuzione rientra in questo ambito. Scopri le opportunità.

Pensione per casalinghe: come funziona

La pensione senza contributi versati può essere percepita da chi, come appena specificato, si occupa senza retribuzione della cura dell’ambiente domestico o di quella personale di un familiare. In queste situazioni, se manca la titolarità di una pensione diretta, si può parlare della possibilità di percepire una pensione per casalinghe.

Il sistema italiano è infatti caratterizzato dall’esistenza di un Fondo Casalinghe, istituito ufficialmente all’inizio dell’anno 1997. Grazie al suddetto Fondo è possibile, pur senza il versamento di contributi frutto di una professione continuativa (al Fondo Casalinghe possono iscriversi anche i lavoratori part time con un orario che provoca effetti sulla maturazione del diritto alla pensione) accumulare una rendita a partire da versamenti molto bassi ogni mese.

Fondo Casalinghe: vediamoci chiaro

Continuiamo a discutere di pensione senza contributi versati ed entriamo nel dettaglio delle caratteristiche tecniche del Fondo Casalinghe.

Per iscriversi al Fondo è necessario fare riferimento a diverse alternative. La prima è il sito ufficiale Inps ex Inpdap, con l’accredito nell’area personale tramite codice fiscale e PIN fornit al momento dell’iscrizione al portale.

Per completare il processo d’iscrizione al Fondo Casalinghe – aperto a soggetti di entrambi i sessi – è possibile considerare come alternativa anche il Contact Center 83164, i cui operatori sono autorizzati a recepire richieste di questo tipo, così come quelle di natura economica.

Una volta ricevuta la comunicazione di accoglimento dell’istanza, l’interessato ha la possibilità d’iniziare i versamenti.

Iscrizione al Fondo Casalinghe: informazioni tecniche importanti

Entriamo ulteriormente nel vivo di pensione senza contributi versati parlando della decorrenza dell’iscrizione, che corrisponde al primo giorno del mese di presentazione ufficiale della domanda.

A questo punto possiamo parlare dell’entità dei contributi. Facciamo un esempio concreto al proposito, specificando che, se in un anno si versano 110€, si ha modo di usufruire dell’accredito di 4 mesi utili a livello contributivo.

Il versamento dei contributi al Fondo Casalinghe può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno.

I contributi versati possono essere dedotti dall’imponibile ai fini Irpef.

Pensione per casalinghe: cosa succede dopo cinque anni di versamenti

Concludiamo questa breve guida dedicata a pensione senza contributi versati specificando che, dopo cinque anni di versamenti al Fondo Casalinghe, è possibile usufruire del trattamento d’inabilità, ovviamente nei casi in cui si è impossibilitati allo svolgimento di attività lavorative.

Risulta possibile ottenere anche la pensione di vecchiaia. Ecco a quali condizioni:

  • Almeno 57 anni di età e 5 anni di versamenti utili alle spalle
  • Importo liquidato superiore del 20% rispetto all’ammontare dell’assegno sociale

Fondamentale, inoltre, è ricordare che la pensione per casalinghe non fa parte dell’elenco dei trattamenti pensionistici oggetto di reversibilità ai superstiti del beneficiario iscritto al Fondo.

 

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