Pensione reversibilità figli maggiorenni: a chi spetta

Pensione reversibilità per figli maggiorenni

Come funziona la pensione reversibilità figli maggiorenni? Il decesso di un parente, specie di un genitore, è una tragedia in grado di stravolgere la vita delle persone. In alcuni casi, però, alla sofferenza per il terribile lutto si aggiungono le preoccupazioni economiche. Ciò accade quando il sostentamento del nucleo familiare poggiava sul reddito del defunto.

Il legislatore, sensibile a queste tematiche, ha creato l’istituto della pensione di reversibilità: il contributo previdenziale passa, a certe condizioni, dalla persona deceduta ai suoi eredi. È prevista anche la pensione reversibilità figli maggiorenni, nonostante – dal punto di vista logico – gli individui che abbiano già compiuto i diciotto anni siano considerati di default abili al lavoro.

Pensione reversibilità figli: le istanze previste dalla normativa

Questa contraddizione decade se, per esempio, il figlio maggiorenne è disoccupato, e quindi con la morte del genitore perde il reddito del quale ha usufruito fino a poco tempo prima.

Decade, soprattutto, se per i motivi più vari è impossibilitato all’esercizio di qualsiasi professioni, in quanto studente o – nella peggiore delle ipotesi – disabile. In questi casi, la reversibilità appare come uno strumento necessario, in grado di prevenire l’insorgere di situazioni caratterizzate dalla povertà assoluta.

La normativa disciplina in modo piuttosto rigido, ma non per forza ingeneroso, il passaggio della pensione da un individuo deceduto ai figli maggiorenni.

Pensione reversibilità ai figli maggiorenni

Quali sono i requisiti che consentono di usufruire della pensione reversibilità figli maggiorenni? I criteri sono abbastanza stringenti, dunque nella maggioranza dei casi i figli maggiorenni non recepiscono alcun assegno derivante dal legame familiare con un pensionato passato a miglior vita. Ad ogni modo, il requisito principale è la dipendenza economica.

Il maggiorenne doveva essere, al momento della morte, a carico della persona deceduta. Questo è il prerequisito, che però rappresenta una condizione necessaria e non sufficiente per ottenere un contributo pensionistico (per quanto parziale o lontano dal 100%).

Gli altri requisiti riguardano la situazione lavorativa che, molto semplicemente, deve essere nulla.

L’individuo deve essere impossibilitato a svolgere, temporaneamente o in pianta stabile, una qualsiasi professione. Dunque, nello specifico, la pensione reversibilità figli maggiorenni è destinata a coloro che ancora – nonostante la maggiore età – frequentano la scuola, a coloro che frequentano un corso universitario (a patto di non aver già compiuto ventisei anni), a chi ha una invalidità superiore al 66%, a prescindere dall’età.

Quanto spetta ai maggiorenni che riescono a ottenere la pensione di reversibilità? Se il figlio è unico, allora gli spetta il 70%. Se i figli sono due, spetta loro il 40% ciascuno, se i figli sono tre o più di tre a loro spetterà il 100% diviso in parti uguali.

 

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